In parlamento

Ddl Concorrenza in Aula al Senato la prossima settimana

di Radiocor Plus

L'esame del Ddl sulla concorrenza inizierà alla fine della prossima settimana nell'Aula del Senato. La conferma dell'orientamento già emerso di portare il provvedimento in Aula entro i primi di marzo arriva da una riunione tra il Governo, presenti i ministri per lo Sviluppo economico, Carlo Calenda, e dei Rapporti con il Parlamento, Anna Finocchiaro, con i relatori, Salvatore Tomaselli (Pd) e Luigi Marino (Ap). A quanto si apprende, dopo alcune verifiche tecniche, si ritiene che sarà possibile presentare al Ddl l'emendamento 'anti-scorrerie'. Uno dei relatori, Salvatore Tomaselli (Pd), interpellato dai giornalisti conferma che “l'intenzione politica” è quella di avviare l'esame del provvedimento nell'Aula del Senato giovedì mattina, 2 marzo. La Capigruppo ha confermato il fitto calendario di provvedimenti già previsto per la prossima settimana che include il Ddl sulla concorrenza anche se, come riferito in Aula dal presidente del Senato, Pietro Grasso, ha approvato il calendario dei lavori “fino al 16 marzo, distribuendo su un arco temporale più ampio la trattazione degli argomenti già previsti dal calendario vigente, con alcune integrazioni”.

Conferma la linea un altro dei relatori, Luigi Marino (Ap): «C'è la ferma determinazione del Governo e della maggioranza di dare una 'strambata' al provvedimento e portarlo a compimento, con l'ok della Camera, entro marzo». L’obiettivo è di portare rapidamente il Ddl all'esame dell'Aula di Palazzo Madama, «essendo passato del tempo dall'approvazione in Commissione, lo scorso 2 agosto». Marino conferma l'intenzione di avviare l'esame in Aula giovedì 2 marzo anche se ammette che il “piccolo incidente” dei mancati lavori di giovedì prossimo (i senatori hanno l'orientamento a lasciare Roma domani sera per non incappare nello sciopero dei trasporti giovedì) non fa escludere un ulteriore slittamento. A questo si aggiunge la questione tecnica di un eventuale breve ritorno in Commissione per vagliare le modifiche che si profilano. Prime fra tutte la proposta 'anti-scorrerie' del Governo, gli adeguamenti di date e gli emendamenti soppressivi di norme già introdotte in altri provvedimenti. Non sono poi esclusi “aggiustamenti o integrazioni” nel rispetto del principio che in un collegato non possono essere introdotti argomenti nuovi. Domani una nuova riunione approfondirà questi aspetti.


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