In parlamento

Il Senato sul Def 2017: «Ossigeno alla spesa sanitaria, ticket e contratti»

di B.Gob,

La spesa sanitaria 2018-2020 «meritevole di opportune integrazioni». Il pericolo di ulteriori «restrizioni di finanziamento», soprattutto nelle Regioni più virtuose. La certezza sui finanziamenti e sulla piena esigibilità dei Lea, vecchi e nuovi. L’individuazione di nuovi indicatori di salute individuale e collettiva, in risposta alla «straordinaria innovazione» di introdurre tra gli obiettivi di finanza pubblica il “benessere equo e sostenibile”. La tutela della salute individuale e collettiva, uniforme da Nord a Sud del Paese. Il ripristino della natura dei ticket: strumento di regolazione della domanda e non già, com’è ora, «robusta fonte di finanziamento del Ssn», caratterizzato da effetti distorsivi come il superticket di 10 euro o l’acquisto diretto delle prestazioni, che portano dritto alla sanità privata.

Queste le corpose osservazioni della commissione XII del Senato al Def 2017. Una disamina che non fa sconti, neanche sotto il profilo del lavoro in Sanità, su cui torna a fare pressing dopo i moniti arrivati in occasioni analoghe di pareri su documenti di finanza pubblica. E allora: sblocco del turnover, stabilizzazione del precariato, adeguamento alla direttiva Ue su riposo e orari di lavoro; avvio di una «positiva stagione dei rinnovi dei contratti e delle convenzioni, valorizzazione delle risorse umane


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