In parlamento

In Senato ok alle mozioni sulla sindrome di Down

L'Aula del Senato ha approvato con modifiche le mozioni e gli ordini del giorno sulla sindrome di Down. Il sottosegretario per la Salute, Davide Faraone, ha espresso parere favorevole su tutti gli atti di indirizzo presentati, a condizione che alcuni impegni siano riformulati con l'introduzione della formula «nei limiti delle disponibilità di bilancio».
La mozione di Forza Italia impegna il Governo ad adottare provvedimenti per garantire assistenza ai genitori nelle strutture preposte alla diagnosi e a fornire adeguata informazione su misure di sostegno e condizioni di inclusione scolastica, sociale e professionale; ad assumere iniziative per incentivare attività di ricerca ed elaborazione di progetti per il sostegno di bambini con difficoltà cognitive, ridefinendo le linee guida per l'assistenza alle persone; a porre in essere iniziative che migliorino le condizioni di vita delle persone con sindrome di Down. Il documento di Ala-Sc chiede investimenti per potenziare l'indipendenza di persone con sindrome di Down; la definire livelli essenziali delle prestazioni e l'ampliamento della platea dei beneficiari dei servizi e sostegni alle persone.

Obiettivo piena inclusione sociale
«Esprimo soddisfazione per l'approvazione all'unanimità della mia mozione riguardante le persone affette da sindrome di Down: è un dovere delle istituzioni avviare un percorso di sostegno verso una piena inclusione sociale». Lo ha detto, intervenendo in Aula, il senatore di Forza Italia Andrea Mandelli. «Ora ci aspettiamo che il governo traduca presto gli impegni in fatti, garantendo, già nella fase della diagnosi prenatale, un'adeguata assistenza e informazione ai futuri genitori e incentivando in termini finanziari le attività di ricerca e l'elaborazione di progetti e programmi per il sostegno ai bambini con difficoltà cognitive e di apprendimento, soprattutto nell'età evolutiva. Bene anche l'approvazione della mia mozione per il contrasto al virus dell'epatite C, la cui diffusione nel nostro Paese conosce un livello importante», ha concluso.


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