In parlamento
Farmacie e concorsi straordinari, emendamento alla manovra
di Ettore Jorio
Il tema dei concorsi straordinari delle farmacie tiene il banco. Dopo l'emendamento presentato alla Camera dall'on.le Roberto Occhiuto (Forza Italia) al Ddl Lorenzin sulle professioni sanitarie, approvato il 24 ottobre 2017 (art. 16), ecco un'analoga iniziativa al Senato per la legge di bilancio. Protagonisti sono i senatori Molinari (primo firmatario), Bencini e Maurizio Romani. Il testo dell'emendamento è il seguente: “Dopo il comma 11, aggiungere il seguente: 11-bis. Il punteggio massimo di cui all'articolo 5, comma 1, lettera b), del decreto del Presidente del Consiglio dei Ministri, 30 marzo 1994, n. 298 è da intendersi comprensivo dell'eventuale maggiorazione prevista dall'articolo 9 della legge 8 marzo 1968, n. 221”.
Alle anzidette firme se ne assoceranno sicuramente delle altre, dal momento che in Senato siedono autorevoli esponenti del sistema farmaceutico italiano, che certamente avranno a cuore la immediata apertura delle farmacie bandite attraverso gli anzidetti concorsi, bloccati a causa di una incerta interpretazione delle norme, cui l'emendamento metterebbe la parola fine, anche relativamente ai numerosi contenziosi giurisdizionali in atto. Siffatta soluzione eviterebbe altresì ai giovani farmacisti, risultati vincitori, di non buttare al vento le ingenti risorse fino ad oggi ivi impegnate per aprire (finalmente!) i loro esercizi farmaceutici. Risorse spesso procurate con onerosi accessi al credito bancario.
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