In parlamento

Molecular Tumor Board: la spinta del Pnrr per le terapie personalizzate e la ricerca innovativa

di Alessandra Ferretti

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24 Esclusivo per Sanità24

“Un percorso omogeneo su tutto il territorio nazionale per l’accesso alle terapie oncologiche personalizzate, nonché un elemento indispensabile per la ricerca innovativa”. Li definisce così Beatrice Lorenzin (Pd) i Molecular Tumor Board, istituiti col Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr) a seguito dell’emendamento presentato dalla stessa parlamentare a dicembre scorso e approvato in commissione Bilancio alla Camera, nel quale si individuano anche i centri specialistici per l’esecuzione dei test di profilazione genomica estesa (Next generation sequencing, Ngs).

“Non li intendiamo come meri organi burocratici per l’approvazione di un farmaco sulla base di una specifica alterazione – precisa Lorenzin – ma piuttosto come snodo decisivo del processo di rinnovamento dell’oncologia di precisione. Alcune regioni (7 per la precisione) e diverse singole strutture ospedaliere li avevano già istituiti, con regole tuttavia non sempre coincidenti. Questo perché mancavano della possibilità di riferirsi a regole nazionali stabilite e omogenee”.

E proprio l’omogeneità ovvero la modalità comune è il passo decisivo per agevolare percorsi innovativi e parimenti delicati come questo. “Attraverso le strutture individuate potremo garantire – continua la deputata – una precisa comprensione dei meccanismi che possono agevolare oppure ostacolare l’attività di farmaci scelti sulla base della profilazione molecolare. Questo sarà uno strumento di grande vantaggio per i pazienti, ma anche un’opportunità unica per raccogliere e analizzare le informazioni su scala nazionale”.

La norma prevede che, entro 90 giorni dalla conversione in Legge, il ministero della Salute, su proposta di Agenas e d’intesa con la Conferenza Stato-Regioni, definisca criteri e modalità tali affinché ogni singola regione istituisca dei Molecular Tumor Board nell’ambito delle Reti Oncologiche Regionali e affinché in ciascuna regione vengano identificati Centri Specialistici per l’esecuzione degli Ngs. “Si tratta di un modo per superare per quanto possibile la frammentazione territoriale che di fatto esiste”, sottolinea Lorenzin. “Scopo dell’emendamento è infatti proprio quello di impegnare il Governo e le Regioni ad agevolare percorsi integrati. In determinati casi non possiamo escludere che si renda necessaria l’integrazione operativa tra più Regioni. Questo ci faciliterebbe nel garantire un accesso equo e uniforme su tutto il territorio nazionale”.

La creazione di una Piattaforma nazionale genomica, focalizzata sulla raccolta sistematica dei dati clinici e della genomica, porterà a rinnovate possibilità di studio di nuovi trattamenti grazie all’enorme mole di dati di cui si potrà disporre. “Essa dovrà consentire la connessione continua tra i centri oncologici afferenti al singolo Molecular Tumor Board - afferma Lorenzin –, nel quale verranno integrate le competenze delle diverse specialità, tra gli altri, oncologia, ematologia, biologia molecolare, anatomia patologica, farmacologia, gestione dei big data e normativa sulla privacy. Ma tutto questo acquisirà un valore determinante soltanto se avremo modalità comuni a livello nazionale”.


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