In parlamento

Covid/ Schillaci alla Camera, l'importanza dei vaccini mai messa in discussione dal Governo. L'annuncio: Campagna vaccinale anche per l'influenza dal 1° dicembre. Il punto sui dati al 16 novembre

di Radiocor Plus

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24 Esclusivo per Sanità24

«Con riferimento alla necessità di ribadire l'importanza della vaccinazione anti Covid-19 per il contrasto all'epidemia, posso con serenità affermare che in nessun momento essa è stata messa in discussione dal Governo, dal Presidente del Consiglio dei ministri e dal sottoscritto. Anche il sottosegretario di Stato, le cui dichiarazioni sono state evidentemente decontestualizzate, ha già avuto modo di smentire qualsivoglia malevola interpretazione». Lo ha affermato il ministro della Salute Orazio Schillaci in risposta a un'interpellanza alla Camera dei deputati, presentata per il Pd da Debora Serracchiani. «È appena il caso di aggiungere che anche le più recenti analisi dell'Iss compendiate nella nota tecnica "Infezioni da Sars-CoV-2, ricoveri e decessi associati a Covid-19 direttamente evitati dalla vaccinazione Italia 27/12/2020-31/01/2022", consentono di stimare che la campagna vaccinale contro il Covid-19 in Italia ha permesso di evitare, nel periodo indicato, oltre 500.000 ospedalizzazioni, oltre 55.000 ricoveri in terapia intensiva, e circa 150.000 decessi. Questi dati - ha sottolineato il ministro - confermano l'importanza della vaccinazione nel prevenire nuove infezioni, ricoveri in terapia intensiva e decessi».
L'annuncio della campagna vaccinale anche per l'influenza. «Dal mese di dicembre il mio dicastero - ha annunciato Schillaci - in collaborazione con il Dipartimento per l'informazione e l'editoria della Presidenza del Consiglio dei ministri, avvierà una campagna di comunicazione mediante spot televisivi e radiofonici, da diffondere sia sulle reti Rai che sugli altri network nazionali e locali, per promuovere la vaccinazione anti Covid-19 e la vaccinazione antinfluenzale. Nella campagna informativa - che sarà la principale per il periodo dicembre 2022/gennaio 2023 - verrà anche ricordato che le due vaccinazioni, quella anti Covid-19 e quella antinfluenzale, possono essere eseguite in una sola seduta». A margine il ministro ha poi aggiunto che «l'avvio della campagna sarà dal 1° dicembre». Per poi chiarire: «Tale iniziativa fa seguito agli ordinari strumenti di comunicazione del ministero della Salute sia web che social, da sempre finalizzati a promuovere il vaccino anti Covid-19 e, in questo periodo, anche il vaccino antinfluenzale». Infine, la rassicurazione a più ampio spettro sulla tutela dell'articolo 32 Costituzione: «Concludo rassicurando gli onorevoli interpellanti che, nel rispetto del mandato che ho recentemente assunto come ministro della salute e nel rispetto della mia professione di medico, nessuna mia iniziativa potrà mai pregiudicare il diritto costituzionalmente garantito alla salute e alle cure dei cittadini italiani».
Il punto sulla campagna vaccinale. «Al 16 novembre 2022 nel corso dell'attuale campagna vaccinale anti Covid-19 in Italia sono state somministrate 142.331.373 dosi; il ciclo vaccinale è stato completato da 48.702.525 persone, pari al 90,20 % della popolazione over 12; la prima dose di richiamo (booster) è stata effettuata da 40.316.426 persone, pari all'84,51 % della popolazione potenzialmente oggetto di dose addizionale o booster, che ha ultimato il ciclo vaccinale da almeno 4 mesi; la seconda dose di richiamo è stata somministrata a 4.698.063 persone pari al 24,57% della popolazione potenzialmente oggetto della seconda dose di richiamo che ha ultimato il ciclo vaccinale da almeno 4 mesi. Inoltre il 32,27% della popolazione di 5-11 anni ha completato il ciclo vaccinale primario (1.289.402 soggetti)». Quanto alla prosecuzione della campagna vaccinale, il ministro ha della Salute ricordato come questa oggi preveda: «la somministrazione della seconda dose di richiamo, con vaccino a m-Rna bivalente con raccomandazione specifica per tutte le persone di età ≥ 60 anni, per le persone con elevata fragilità motivata da patologie concomitanti/preesistenti di età ≥ 12 anni, per gli operatori sanitari, gli ospiti e operatori delle strutture residenziali e le donne in gravidanza. Inoltre i vaccini bivalenti possono essere resi disponibili su richiesta dell'interessato, come seconda dose di richiamo, per la vaccinazione dei soggetti di almeno 12 anni di età». Un'ulteriore dose di richiamo con vaccino a m-Rna bivalente - ha detto ancora il ministro - «è raccomandata per le persone dagli 80 anni in su, gli ospiti delle strutture residenziali per anziani e le persone dai 60 anni in su con fragilità motivata da patologie concomitanti/preesistenti, che abbiano già ricevuto una seconda dose di vaccino a m-Rna monovalente. Inoltre, su richiesta dell'interessato, anche tutti gli altri soggetti ultrasessantenni che hanno già ricevuto un secondo richiamo potranno vaccinarsi con una ulteriore dose di vaccino», ha affermato Schillaci. Infine, «relativamente ai soggetti con marcata compromissione della risposta immunitaria, per cause legate alla patologia di base o a trattamenti farmacologici e ai soggetti sottoposti a trapianto emopoietico o di organo solido - ha sottolineato il titolare della Salute - è raccomandata una dose di richiamo, dietro valutazione e giudizio clinico specialistico, ai soggetti che hanno già ricevuto un ciclo primario di tre dosi (ciclo primario standard più dose addizionale), e una successiva ulteriore dose di richiamo».


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