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Fispic: sport strumento di inclusione sociale per le persone ipovedenti e cieche

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Nella Sala “Caduti di Nassyria” del Senato si è svolta la conferenza della Federazione Italiana Sport Paralimpici per Ipovedenti e Ciechi – FISPIC, intitolata “L’importanza dello sport per persone ipovedenti e cieche”. Un’opportunità per ricordare l’importanza dello sport nelle vite di bambini e adulti affetti da gravi problemi alla vista. Fin da piccoli lo sport ci insegna ad affrontare i nostri limiti, a fare squadra, ad imparare dalle sconfitte e a condividere la gioia delle vittorie. Lo sport è una parte fondamentale della crescita e della vita, nel percorso di salute e nel conquistare nuovi ambiti di libertà e sicurezza personale. La conferenza è stata moderata da Livia Azzariti, medico, conduttrice e divulgatrice medica.
La senatrice Isabella Rauti, sottosegretario alla Difesa, ha aperto i lavori. “Ringrazio - ha detto - chi mi ha consentito di organizzare questo incontro, per me è un onore ospitare un evento così bello. Negli ultimi anni la sinergia tra ministero della Difesa e ministero dello Sport per promuovere la pratica sportiva è diventata sempre più forte. E lo spazio riservato gli atleti paralimpici è cresciuto sensibilmente. Il ministero della Difesa segue con grande attenzione i militari che hanno riportato lesioni durante il servizio. Grazie al Gruppo sportivo paralimpico Difesa, nato nel 2014, la promozione dello sport paralimpico è costante. Ringrazio il generale Manzo per l’impegno e la passione, lo sport è uno dei principali cardini dell’inclusione, bisogna ribadirlo con forza”.
Dal canto suo Franco Carraro, presidente Divisione calcio paralimpico e sperimentale Figc ha ricordato "l'appuntamento prestigioso per i ragazzi del calcio non vedenti: ad agosto in Inghilterra, a Birmingham, ci saranno i Mondiali e vogliamo che l’Italia disputi un ottimo torneo e riesca a qualificarsi per le Paralimpiadi di Parigi. In generale, spesso il più grande ostacolo per promuovere lo sport paralimpico sono le famiglie, c’è paura che le ragazze e i ragazzi si facciano male. Magari potrebbe accadere, ma succede a tutti, anche ai normodotati, ma grazie allo sport la qualità della vita degli atleti disabili migliora in modo incredibile”.
“Dietro ogni atleta - ha sottolineato Giusy Versace, vice presidente della Commissione
Cultura, Istruzione e Sport, portavoce dell’Intergruppo parlamentare per le disabilità, atleta paralimpica - ci sono storie meravigliose. Dobbiamo raccontarle, dobbiamo ribadire che lo sport è uno strumento educativo anche per chi la disabilità non la vive. La possibilità di allenarsi, di uscire di casa, di confrontarsi con gli altri è un aspetto fondamentale per la crescita della persona”.
“La Fispic - ha detto Sandro Di Girolamo, presidente Fispic - è un riferimento per gli ipovedenti e ciechi. Grazie a questo evento vogliamo sensibilizzare le famiglie dove ci sono persone con disabilità visive e promuovere le nostre attività sportiva. Abbiamo otto discipline (calcio non vedenti e calcio ipovedenti, goalball, torball, tennis, scacchi, showdown e scacchi), il nostro lavoro è concentrato sui giovani, vogliamo che inizino da bambini a fare sport, ma le attività sono aperte a persone di qualsiasi età”.
"Negli ultimi anni, specie dopo il periodo pandemico ha rilevato Luca Pancalli, presidente Comitato italiano paralimpico - , è emerso in modo evidente il fondamentale ruolo che lo sport ricopre all'interno della nostra società. Si sta comprendendo sempre più che lo sport non è solo uno straordinario strumento di benessere e di promozione di un corretto stile di vita ma rappresenta allo stesso tempo un prezioso mezzo per favorire l'inclusione e l'integrazione, un pezzo di welfare pubblico dal quale non si può più prescindere. E ciò è ancora più vero per le persone con disabilità. Lo sport paralimpico oggi ha dimostrato il suo valore facendo capire a tutti quanto sia importante mettere ciascun individuo nelle condizioni di esprimere le proprie potenzialità e di contribuire, con le proprie caratteristiche, alla crescita civile del proprio Paese. Da questo punto di vista il movimento sportivo delle persone ipevedenti e cieche ha saputo incidere in modo significativo nell'immaginario collettivo con un messaggio di resilienza e di determinazione che ha lasciato il segno".
“Tempo fa ha concluso Andrea Rendina, segretario generale Fondazione OneSight EssilorLuxottica - è iniziato un percorso per portare un numero sempre più alto di ipovedenti e ciechi a iscriversi alle attività della Federazione. ‘Vedere meglio e vivere meglio’ è il messaggio del nostro gruppo. Oltre 550 milioni di persone nel mondo hanno avuto accesso alle visite mediche. Poi le donazioni di occhiali: 58 milioni negli ultimi tre anni, nel triennio 2023-2025 diventeranno oltre 100 milioni. Siamo orgogliosi di sostenere la Fispic”.


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