In parlamento

Schillaci, riorganizzazione Ssn con aumento stipendi e telemedicina. Poi: «Chi chiede interventi ha tagliato 3 mld l'anno per 10 anni»

di Radiocor Plus

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«Servono interventi concreti e strutturali: aumento degli stipendi, riorganizzazione del Ssn per una vera universalità, telemedicina e medicina territoriale. Poi serve riorganizzare l'assistenza ospedaliera». Così il ministro della Salute Orazio Schillaci in risposta al question time alla Camera dei deputati. «Stupisce che parte di chi chiede interventi strutturali - ha chiosato - ha tagliato almeno tre miliardi l'anno per dieci anni». Quanto al Pronto soccorso, ha spiegato Schillaci, il rallentamento delle linee di indirizzo nazionali per lo sviluppo del Piano di gestione del sovraffollamento dei Pronto soccorso approvato in Conferenza Stato-Regioni nell'agosto del 2019 «è di fatto imputabile al periodo pandemico, in ogni caso il ministero ha avviato degli approfondimenti», ha spiegato Schillaci.
Il ministro, che è tornato a elencare le risorse messe in campo dalla legge di bilancio per il triennio 2024-2026, in merito al recupero delle liste d'attesa ha affermato che «nell'ambito della manovra finanziaria saranno dedicate apposite risorse per finanziare strumenti incentivanti da destinare al personale del Sevizio sanitario nazionale. In particolare, considerata l'esigenza prioritaria di abbattere le liste d'attesa, saranno dedicate specifiche risorse ai professionisti impiegati nei settori più critici nonché al potenziamento dell'assistenza territoriale anche con riferimento a nuove assunzioni». E «manca il personale sanitario - ha aggiunto - perché da oltre 10 anni si è bloccato il turnover, perché si è preferito stra-pagare esterni gettonisti invece di valorizzare le professioni del Ssn, manca un Servizio sanitario nazionale con la "S" maiuscola perché alcune Regioni non gestiscono al meglio i fondi. Quale Governo si è preoccupato di sostenere il personale medico-sanitario negli ultimi dieci anni? Due giorni fa abbiamo varato la prima legge di Bilancio che invertirà la tendenza».


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