Lavoro e professione
Biologi, crescono gli utili dell’ente di previdenza Enpab
di Claudio Testuzza
Il Consiglio di indirizzo generale dell’Enpab, l’ente di previdenza dei biologi, ha approvato il bilancio consuntivo 2014 registrando un utile di 16.455.225 e un patrimonio netto in crescita a quota 88.457.474 euro (+21% rispetto al 2013). Il gettito del contributo integrativo del 2%, finalizzato alle spese di gestione e per gli interventi assistenziali, è stato di 6.720.765 euro, di questi ne sono stati erogati circa la metà (3.134.642). La differenza (3.586.123 euro), è stata accantonata al fondo spese di amministrazione che, assieme ai maggiori rendimenti ottenuti dagli investimenti del patrimonio dell’Ente, costituisce il patrimonio netto dell’Enpab.
Anche la gestione finanziaria ha dato risultati più che lusinghieri, raggiungendo un rendimento del 3,76 % al netto degli oneri finanziari.
Insomma, si tratta di un ottimo risultato che conferma, ancora una volta, come l’Enpab sia uno degli enti più virtuosi nel panorama degli enti previdenziali privati. Ancora più straordinario se si pensa che l’Ente lo scorso anno ha sostenuto maggiori costi per il personale. Il 2014, infatti, è stato il primo anno di effettivo compimento della Direzione generale e dell’adeguamento e aggiornamento dei livelli professionali dei dipendenti.
In crescita i redditi degli iscritti
Una interessante considerazione riguarda la dinamica reddituale degli iscritti all’ente : le biologhe rappresentano il 71 % della categoria, di esse il 57 % ha un’età compresa tra i 30 ed i 45 anni, mentre la fascia di età maggiormente rappresentata tra gli uomini è quella tra i 55 ed i 70 anni. Tuttavia permane l’enorme differenza di reddito medio tra uomini ( 25.040 euro) e le donne (16.540 euro ): un dato di estrema gravità che dimostra in modo lampante come la parità professionale tra i sessi sia ben lungi dall'essere stata raggiunta.
Il presidente dell’ente, Sergio Nunziante, ha espresso il rammarico per il fatto che le leggi vigenti «impediscano di utilizzare il patrimonio netto per incrementare le pensioni degli iscritti. Stiamo lavorando con le altre casse di previdenza riunite nell’Adepp per cambiare le regole. Altro obiettivo è di prevedere nuovi percorsi che possano rendere più adeguate le prestazioni previdenziali fortemente penalizzate dal sistema contributivo».
L’Enpab ha sempre creduto nell’importanza della funzione istituzionale di assistere il Biologo libero professionista, collegata ai positivi riflessi previdenziali connessi alle iniziative a sostegno e sviluppo della libera professione.
Per questa ragione l’Ente ha investito nel welfare della formazione mirata ad un reale sbocco occupazionale ed al conseguimento di borse di studio e di tirocini pratici volti ad una formazione specifica e specialistica che agevoli la stessa occupazione, senza mai trascurare l'importanza di una formazione previdenziale, quale condizione principe per l'accrescimento della consapevolezza e responsabilità individuale per il futuro pensionistico.
In questa direzione vanno le convenzioni realizzate con Gvm per il progetto «biologi in clinica» e con l’Accademia internazionale di Scienze forensi per il progetto «biologo forense», l’accordo stipulato con il Miur per il progetto «biologi nelle scuole». Ed ancora: la realizzazione della seconda edizione della Giornata nazionale del biologo nutrizionista in piazza, la creazione della piattaforma telematica Enpab tv e l’Osservatorio sulla professione.
Tutti progetti i cui benefici ricadono sull’intera popolazione dei biologi Enpab.
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