Lavoro e professione
Specialistica ambulatoriale, il nuovo Acn stabilizza i contratti e dà spazio al territorio
di B.Gob.
Via libera alla trasformazione dei contratti in rapporti a tempo indeterminato dopo almeno sei mesi di prova e spazio al territorio, secondo il riordino previsto dall’Atto di indirizzo con le due componenti-base Aft e Uccp. La specialistica ambulatoriale (almeno quella, visto lo stallo della medicina convenzionata) ce l’ha fatta: oggi Sisac e sindacati hanno siglato il nuovo Accordo collettivo nazionale che interessa specialisti ambulatoriali interni, veterinari, biologi, chimici, psicologi.
«Un accordo che - spiega il coordinatore Sisac Franco Rossi - innova sul piano organizzativo l’assistenza territoriale fornita dai medici e dai professionisti operanti nel settore ed introduce una integrale revisione delle clausole negoziali razionalizzando il testo, garantendo maggiore intelligibilità ed una più chiara articolazione degli argomenti con il risultato di conferire una maggiore trasparenza delle stesse. L'accordo nel suo insieme mira ad integrare maggiormente la figura dello specialista ambulatoriale, del veterinario e del professionista convenzionato nel Ssn, anche attraverso una più chiara disciplina di conferimento degli incarichi. In tale logica si è inserita una procedura disciplinare basata su un codice di comportamento condiviso, ed un sistema più affidabile di monitoraggio delle pregorative sindacali».
Soddisfatti anche i commenti della maggior parte (Uil-Federazione Medici per il momento non ha firmato) delle sigle sindacali: «Con il rinnovo della parte specialistica sottoscritta oggi, la specialistica ambulatoriale guarda avanti e garantisce la stabilità delle generazioni future», commenta il segretario nazionale Sumai-Assoprof Roberto Lala. Che aggiunge:«Sindacati, ministero, Regioni e Sisac hanno ridisegnato di comune accordo la rete organizzativa del territorio e in particolar modo la centralità della specialistica ambulatoriale convenzionata».
Cauto Biagio Papotto (Cisl Medici): afferma di aver partecipato attivamente alle trattative e di aver firmato «nel solo interesse dei propri rappresentati e dei colleghi medici, veterinari, psicologi e professionisti tutti», ma rileva al tempo stesso di aver «presentato apposita nota alla Sisac, riservandoci di confermare o disdettare la nostra approvazione ad un accordo che nel metodo e nel merito, presenta aspetti che dovranno essere ulteriormente approfonditi».
Cosimo Trovato, portavoce di Fespa (Smi, Sivemp-Fvm, Fp-Cgil medici, Fesmed, Aogoi, Anaao), ha sottolineato i principali aspetti positivi dell’accordo: «Una trattativa serrata, anche grazie alla volontà politica delle Regioni, del ministero della Salute, e all’impegno della Sisac, e con diversi passi in avanti per l'area. Il primo è la valorizzazione del territorio: l’Acn diventerà centrale per il rilancio dell'assistenza territoriale per struttura, personale e tecnologia. Soprattutto, alla luce dei recenti tagli in sanità e della dismissione o rifunzionalizzazione degli ospedali, la specialistica avrà un ruolo fondamentale nella risposta alla domanda di salute dei cittadini. Il secondo: la possibilità di maggiore accesso all'Acn per i giovani colleghi con passaggio a tempo indeterminato dopo 6 mesi di incarico, con priorità nell'assegnazione rispetto a coloro che hanno altri incarichi convenzionati».
L’accordo, dato lo stallo della parte economica, è a isorisorse per tutti i professionisti coinvolti. Due dichiarazioni a verbale impegnano le parti a inserire nella prossima tornata una omogeneizzazione dei compensi e maggiore tutela della maternità e della paternità.
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