Lavoro e professione

La medicina di laboratorio alza la voce: non basta tagliare per risparmiare. Appello Sibioc alle istituzioni

di Marcello Ciaccio, presidente Sibioc-Medicina di Laboratorio

La riduzione dei costi in sanità non può essere l'unica discriminante per la scelta degli esami da eseguire, ma si deve tener conto del risparmio che deriva da una diagnostica di laboratorio di eccellenza.
La SIBioC-Medicina di Laboratorio chiede in un documento ufficiale inviato alle istituzioni di poter essere coinvolta direttamente, in quanto professionalmente qualificata, nelle procedure di acquisto degli esami diagnostici e nell'applicazione di strumenti normativi che garantiscono il mantenimento della qualità a costi sostenibili. Nell'era della medicina di precisione, che utilizza analisi genetiche e molecolari individuali e condivide moltissime informazioni relative ai risultati (‘big data’), la medicina di laboratorio gioca un ruolo strategico per introdurre e applicare nella pratica clinica nuovi esami complessi che derivano dalle nuove scoperte della ricerca di base. Grazie a questi, la diagnosi delle malattie può essere posta con ampio anticipo rispetto alle attuali possibilità e l'efficacia della personalizzazione delle cure monitorata scrupolosamente per modulare il tipo e la quantità di farmaco da somministrare a ogni paziente, migliorando in questo modo la guarigione e la qualità di vita. La disponibilità di nuovi esami richiede un impegno di risorse economiche importante, necessario a sostenere l'innovazione tecnologica e i costi associati alla produzione, alla messa a punto e standardizzazione dei kit commerciali usati nei laboratori clinici. Inoltre, la gestione di analisi sempre più complesse e costose richiede il lavoro di specialisti di laboratorio qualificati. Infatti, se dall'esito di questi esami dipendono importanti decisioni cliniche per il destino dei pazienti, è fondamentale garantire l'affidabilità dei risultati e la loro corretta interpretazione, perché ogni eventuale errore in questa fase porterebbe a conseguenze negative per il paziente e il medico curante. Quindi, è indispensabile, oggi, poter disporre nel laboratorio clinico di strumenti e reagenti di qualità che garantiscano la totale affidabilità dei risultati.

Per questo motivo, abbiamo ritenuto come Sibioc di lanciare un appello agli amministratori pubblici e alle associazioni dei pazienti sulla modalità di scelta dei sistemi diagnostici più sofisticati. Infatti, sempre più spesso questo tipo di acquisti si basa sulla valutazione del solo prezzo da parte di ‘non addetti ai lavori'. Ribadiamo che non è possibile scegliere solo in base al prezzo o subordinare a questo la valorizzazione della qualità, per due ragioni principali. Primo, la qualità scadente di un esame diagnostico può generare risultati scorretti e, di conseguenza, trattamenti inadeguati, con un rischio per la salute e la guarigione dei pazienti. Se si considera l'importanza di alcuni sistemi diagnostici cosiddetti salvavita si può comprendere meglio il rischio a cui si espone il paziente nel caso di risultati non corretti. Secondo, risultati poco affidabili ottenuti con esami di bassa qualità generano costi aggiuntivi per il Servizio sanitario, con indagini di approfondimento inutili come visite specialistiche, esami strumentali ecc.

Il cambiamento non può essere possibile senza una formazione per i professionisti della medicina del territorio, per qqesto Sibioc organizza dei percorsi mirati a realizzare un’adeguata, opportuna e corretta richiesta degli esami di laboratorio. Questo aspetto è fondamentale per delineare il percorso migliore per il paziente, per trovare soluzioni ai diversi quesiti clinici, per definire sia la diagnosi che la prognosi, per personalizzare le cure, oltre a monitorare la malattia e la terapia.


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