Lavoro e professione

Chimica-farmaceutica: dalla retribuzione al welfare fino alla parità di genere tutte le novità del nuovo contratto

di Marco Di Liberto e Alberto Santi*

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24 Esclusivo per Sanità24

Il 13 giugno 2022 è stato sottoscritto l’accordo di rinnovo del Contratto Collettivo Nazionale di lavoro del settore chimico-farmaceutico tra le Organizzazione sindacali maggiormente rappresentative dei lavoratori del settore e Federchimica e Farmindustria.
L’accordo di rinnovo ha durata triennale, decorrente dal 1° luglio 2022, ed apporta rilevanti modifiche al contratto collettivo nazionale di lavoro del settore, sia alla parte economica che a quella normativa, influendo sulla disciplina applicabile ad oltre 200.000 mila lavoratori del settore ed a oltre 3.000 imprese anche del comparto sanitario.
Riguardo alla parte retributiva, l’accordo prevede un incremento del Trattamento Economico Minimo (c.d. TEM) di 204 euro per la categoria D1 dei lavoratori, da corrispondersi in cinque tranches, decorrenti dall’anno in corso e sino al 1° giugno 2025, con un incremento complessivo delle retribuzioni nel triennio 2022-2025 di 4.750 euro anche per le altre categorie, attuato anche attraverso l’incremento dell’Elemento Distinto della Retribuzione.
Vengono altresì previsti importanti strumenti di valorizzazione del welfare aziendale: attraverso il coinvolgimento dei fondi di settore Faschim e Fonchim, si realizzerà un sistema di accesso alla piattaforma elettronica del welfare di settore, consentendone l’accesso anche ai lavoratori non iscritti ed inserendo il welfare nel computo del salario. Ciò consentirà ai lavoratori di beneficiare dei vantaggi offerti dai Fondi di settore e di accedere a possibili investimenti previdenziali ed a prestazioni di integrazione sanitaria.
Per quanto attiene alla parte normativa, anche il tema della parità di genere ha trovato spazio all’atto del rinnovo contrattuale, poiché le parti si sono impegnate a promuovere la cultura e il rispetto della persona nei luoghi di lavoro ed il contrasto alle violenze e alle molestie di ogni tipo, con l’obiettivo di promuovere l’inclusione sociale e la parità di genere, anche retributiva, e l’impegno a favorire l’inserimento e la realizzazione professionale anche dei lavoratori diversamente abili.
In relazione all’orario di lavoro, l’accordo di rinnovo prevede un nuovo regime di reperibilità dei lavoratori per alcune attività e con modalità da concordare a livello aziendale, oltre a prevedere che le maggiorazioni per il lavoro festivo domenicale si applichino solo in caso di effettiva prestazione svolta nel giorno festivo o di domenica.
Le novità riguardano anche il trattamento della malattia, laddove le parti hanno previsto che il trattamento economico dovuto in caso di malattia ricominci a decorrere ex novo dopo il quattordicesimo giorno di ricovero ospedaliero, e non dopo ventun giorni, come previsto dal previgente testo contrattuale.
Sono stati altresì potenziati gli strumenti volti a promuovere progetti formativi collettivi, anche attraverso la previsione di ulteriori 2,5 giornate dedicate a certificare ed accrescere le competenze ed a favorire l’incontro tra la domanda e l’offerta di lavoro nel settore, strumento che può rivelarsi utile nelle fasi di ristrutturazione aziendale e di sviluppo delle imprese del settore.
Inoltre, l’accordo di rinnovo del CCNL ha delineato le linee guida relative al processo di trasformazione digitale che affronta numerosi temi: dall’organizzazione del lavoro, in merito ad orari, modalità di prestazione, competenze ed inquadramenti, alle competenze ed alla formazione, anche in relazione a nuove figure professionali, passando per l’occupazione e l’occupabilità, con particolare attenzione alla scuola ed alla formazione continua, oltre che al potenziamento del sistema di relazioni industriali e delle misure di prevenzione e tutela della salute e sicurezza sui luoghi di lavoro.
Infine, le parti contrattuali hanno inteso valorizzare anche la centralità del lavoro da remoto nel settore chimico-farmaceutico, richiamando l’attenzione sulle norme legali e contrattuali in materia e sugli accordi individuali che devono intervenire tra le parti, oltre che sulla qualità e benessere dell’individuo, da assicurare anche attraverso il ricorso a specifiche policies ed all’informazione e formazione dei lavoratori che se ne avvalgono, in un’ottica di responsabilizzazione del personale e delle imprese di settore.
Si tratta di misure destinate ad avere un rilevante impatto sull’organizzazione e la gestione del comparto chimico-farmaceutico, che ne valorizzano il ruolo di fondamentale importanza economica e sociale, anche nella gestione dell’emergenza sanitaria, purtroppo non ancora superata.

*Pirola Pennuto Zei & Associati Medical & Pharma Industry


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