Lavoro e professione
IV Giornata del personale sanitario/ Schillaci, priorità abolire tetto spesa personale e aumentare indennità. Dalla Fnomceo una campagna per rilanciare il ruolo del medico nella società
di B. Gob.
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«Siamo all’inizio di un percorso per riorganizzare la nostra sanità pubblica: i prossimi obiettivi sono l’abolizione del tetto di spesa per le assunzioni del personale, l’aumento dell’indennità di specificità e la valorizzazione degli specializzandi. Vogliamo restituire attrattività al servizio pubblico e fare in modo che i professionisti restino nelle nostre strutture trovando condizioni economiche, professionali e organizzative incentivanti». Così il ministro della Salute Orazio Schillaci intervenuto alla celebrazione - organizzata a Roma dalla Federazione degli Ordini dei medici nelle Corsie Sistine del Complesso Monumentale di Santo Spirito in Sassia - della quarta Giornata nazionale del personale sanitario istituita durante la pandemia. «Se oggi l’universalità, la gratuità e l’equità del Ssn sono garantiti è grazie a tutto il personale che oggi celebriamo» ha detto Schillaci, che ha messo in fila gli ultimi provvedimenti adottati. «Oggi celebriamo la 4a Giornata nazionale del personale sanitario, socio-sanitario, socio-assistenziale e del volontariato, istituita durante la pandemia che ci stiamo lasciando alle spalle ma tenendo vivo il ricordo del sacrificio e dell’impegno delle donne e degli uomini del nostro Ssn in prima linea a combattere il virus e ad assistere e a salvalre milioni di italiani - ha ricordato -. Fin dal primo giorno di governo abbiamo posto al centro della nostra azione la valoriazzazione e la tutela del personale sanitario: è il cuore pulsante del Ssn e garantisce ogni giorno la piana attuazione del diritto fondamehgtale alla dslute così come sancito dalla Costituzione. Lo scorso anno in occasione di questa ricorrenza ho assunto impegni per risollevare la nostra sanità pubblica diretti ad arginare la carenza di personale e a incentivare le prestazioni nell’ambito del Ssn. Ci siamo rimboccati le maniche e confrontati con le associazioni di categoria, spesso con lo stesso presidente Anelli abbiamo cominciato a dare i primi segnali attraverso interventi concreti grazie anche al prezioso lavoro svolto dal Parlamento».
«Siamo intervenuti lo scorso anno nel decreto bollette sull’emergenza-urgenza con incentivi e misure per tutelare la sicurezza degli operatori, norme più severe per gli aggressori e presidi di polizia negli ospedali - ha ricordato -. La sanità è una priorità di questo governo: lo abbiamo dimostrato aumentando le risorse del Fondo sanitario nazionale e un primo segnale sono i 2,4 miliardi per il rinnovo dei contratti». Per il potenziamento dell’assistenza territoriale «ci sono 250 milioni di euro nel 2025 e 350 milioni dal 2026 per reclutare il personale che dovrà garantire il funzionamento delle strutture», ha aggiunto. Infine, «nell’ultimo decreto Milleproroghe abbiamo voluto dare un segnale di attenzione estendendo a tutto il 2024 lo scudo penale: un primo importante passo in materia di responsabilità professionale, con la volontà di arrivare alla depenalizzazione della colpa medica a esclusione del dolo, fermo restando il diritto dei cittadini ai risarcimenti sul piano civile».
Il premio letterario Fnomceo e l’umanizzazione delle cure. Schillaci ha poi ricordato l’importanza basilare dell’umanizzazione delle cure, sottolineata nella Giornata anche con la premiazione del primo concorso letterario bandito dalla Fnomceo “Il sollievo dalla sofferenza”, aperto a tutti i medici e odontoiatri italiani. “Quando vidi in quel volto gli occhi di mia madre” il tema di quest’anno. «Nell’era della medicina ipertecnologica, dell’intelligenza artificiale è fondamentale tenere alta l’attenzione sulla necessità di mantenere viva una medicina sempre più umana e sulla capacità di prendersi cura deui pazienti con empatia, di ascoltare fino in fondo i loro bisogni e di non disperdere un fondamehto della pratica medica che è la comubnicazione come tempo di cura. Dobbiamo investire su queste abilità - ha sottolineato - che rischiano di essere messe in ombra dalla tecnologia e dalla digitalizzazione e i corsi di formazione promossi proprio dalla Fnomceo sulla deontologia e la comunicazione, connubio fondamentale nella comunicazione tra medico e paziente, dimostrano la capacità di questa Federazione di essere al passo con i tempi».
Premiato come vincitore - tra le oltre 200 opere arrivate alla giuria - nella sezione Narrativa “Un’idea fallita bene”, il racconto del medico Massimo Mattioli. La motivazione letta dalla Presidente della Giuria, Gabriella Genisi: “Per aver messo i libri al centro del racconto e per aver trasformato la percezione del fallimento in un’idea vincente”. È stata invece premiata “per aver raccontato in rima baciata e con grande ironia le ansie e i mille ruoli di una donna medico” “La medichessa”, della dottoressa Maria Cristina Latella, opera vincitrice della sezione poesia. Premio speciale della Giuria “per l’alto valore letterario e la potenza della scrittura” per “MS Contin”, del dottor Sandro Salerno, sulle cure palliative e terapia del dolore.
La Fnomceo presenta la nuova campagna sul ruolo del medico nella società
“Cosa vuoi fare da grande?” Parte da questa domanda la nuova campagna pubblicitaria lanciata dalla Fnomceo (Federazione nazionale degli Ordini dei medici) che, attraverso uno spot video e a stampa, intende ridare dignità alla professione medica e sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importante ruolo del medico all’interno della nostra società.
Il bambino protagonista dello spot non vuole fare l’astronauta, il calciatore o il musicista. Da grande vuole fare “un bel lavoro, che renda felici gli altri, che li fa stare bene. “Allora da grande sarai un ottimo medico!” gli risponde un uomo che indossa un camice bianco.
«In un contesto socio-culturale – spiega il Presidente della Fnomceo, Filippo Anelli - caratterizzato da rapidi cambiamenti, forti criticità per la tenuta del servizio sanitario nazionale e indebolimento della figura e del prestigio sociale del medico, la campagna intende ribadire la dignità della professione». E lo fa sottolineando come le motivazioni che portano un giovane a scegliere di fare il medico siano innanzitutto radicate in valori fondanti ed essenziali per la tenuta del tessuto sociale: “Fare il medico è più che una professione, è una passione”.
«L’iniziativa di Fnomceo – aggiunge Anelli - vuole inoltre ristabilire un ponte tra medici e cittadini e gettare le basi per una nuova relazione di cura. Il medico rappresenta infatti il pilastro su cui si fonda il servizio sanitario nazionale e il diritto dei cittadini alla salute. Per questo, come si legge sugli annunci a stampa, se “Crescono i medici, cresce la Sanità” ed essere dalla parte dei medici equivale ad essere dalla parte di tutti».
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