Lavoro e professione

Peste suina africana: veterinari Asl, emergenza ma mancano risorse

di Radiocor Plus

S
24 Esclusivo per Sanità24

«Risparmiare sulla prevenzione e sulla mitigazione dei rischi per la salute animale e umana ci costerà molto di più. Prevenire è meglio che curare, ma non fa notizia e non riscuote l’adozione politica che meriterebbe, specialmente in un paese che dice di voler valorizzare al massimo le sue eccellenze agro-zootecnico-alimentari». Così in una nota il Sivemp, sindacato italiano veterinari di medicina pubblica, dopo il congresso annuale di Arzachena (Sassari). «Siamo nel pieno di una epidemia di peste suina africana - scrivono - che sta mettendo in serio pericolo un comparto economico dal valore di decine di miliardi. La situazione, pur non rappresentando un pericolo per la salute umana, è sempre più emergenziale ma sta assumendo caratteri di cronicità. Le azioni intraprese finora sono state pressoché ordinarie e - avvisano i veterinari delle Asl - non avranno la capacità di arginare la diffusione della malattia se non assumeranno una forza straordinaria anche in termini di risorse per la sorveglianza veterinaria». Per il Sivemp «la scelta di affidare a Commissari straordinari funzioni emergenziali a risorse invariate decreta uno stallo funzionale dei ministeri e delle regioni e ne delegittima il ruolo istituzionale esponendo i servizi veterinari delle Asl a responsabilità insostenibili. Se mancano risorse, mezzi, strategie efficaci, se manca la coesione e la convergenza fra tutti gli attori coinvolti per raggiungere gli obiettivi, i danni alla filiera suina saranno sempre più ingenti. Abbiamo imparato ma sembra che non lo si ricordi - chiosano - che le malattie infettive non hanno confini regionali, non si combattono con regole compiacenti il consenso o sottoposte ad approvazione referendaria».


© RIPRODUZIONE RISERVATA