Medicina e ricerca

Memoria, i consigli per mantenerla giovane

di Sandra Fanfoni (geriatra e gerontologa docente Università “Sapienza “ Roma, presidente FIMeG sez Lazio, vice Presidente “Alzheimer Anziano Fragile” (ALFA) onlus)

Dove ho parcheggiato la macchina? Dove ho messo le chiavi ? E il cellulare? Conosco bene quell'attore , ma come si chiama ? A molti è accaduto di porsi tali domande o altre simili e di provare non solo la stizza e il disagio pratico conseguenti alla incapacità di ricordare , ma anche di percepire una sottile preoccupazione per un altra domanda che sottende tutte le altre : cosa posso fare per migliorare la mia memoria ed evitare di trovarmi di nuovo in queste situazioni ? In realtà l' efficienza della nostra memoria dipende anche da noi che possiamo fare molto per migliorarla . Infatti grazie al progresso delle conoscenze scientifiche oggi sappiamo che è possibile migliorare la memoria agendo su molti fattori tra i quali , quello più noto è certamente l'esercizio della memoria , che rappresenta uno stimolo per la “plasticità cerebrale” ovvero per la straordinaria capacità del nostro cervello di compensare la perdita di neuroni sia fisiologica , legata all'invecchiamento , sia patologica in caso di Ictus o Demenza.

La plasticità cerebrale è stimolata da fattori sui quali possiamo intervenire come l' “arricchimento ambientale “ che consiste non solo nell'attività mentale (apprendimento ) , ma anche nell' attività fisica aerobica e nella socializzazione . Inoltre l'apprendimento contribuisce anche alla costruzione della “Riserva cerebrale” (brain reserve ) che può renderci più “resilienti” alle patologie neurodegenerative come la malattia di Alzheimer, favorendo la compensazione e l'adattamento alla patologia , ritardando l'espressione clinica e la progressione della Malattia. Oltre all' “Arricchimento ambientale” un altro elemento molto importante per migliorare la propria memoria è la prevenzione cardiovascolare : tutto ciò che fa bene al cuore fa bene anche al cervello, perciò è molto utile controllare e curare la pressione arteriosa, tenere sotto controllo il peso corporeo, il tasso di colesterolo, la glicemia ed evitare il fumo, curare l'alimentazione e praticare attività fisica aerobica. E' importante anche la prevenzione dei traumi cerebrali , che rappresentano un fattore di rischio accertato per il declino cognitivo e la Demenza per cui è consigliato di indossare il casco in moto e in bicicletta , indossare le cinture di sicurezza e prevenire le cadute particolarmente negli over 65 nei quali le cadute sono più frequenti e più gravi.

Infine la memoria è una funzione molto sensibile allo stato di salute della persona ed i disturbi della memoria possono esprimere una condizione di “fragilità cognitiva”, soprattutto negli over 65. Le problematiche di salute che più frequentemente sono in causa nei disturbi della memoria sono la depressione , i disturbi del sonno, le disfunzioni della tiroide o la carenza di vitamina B12 , acido Folico e vitamina D che a loro volta possono derivare da patologie che riducono l'assorbimento o il metabolismo di tali sostanze. Anche alcuni farmaci possono influenzare negativamente la memoria come gli anticolinergici , vasta classe di farmaci largamente usati che interagiscono con l'acetilcolina a livello cerebrale. Anche alcuni ansiolitici e farmaci per l'insonnia possono influire negativamente sulla memoria. I disturbi della memoria sono molto frequenti tra gli over 65, ma si presentano anche verso i 40-50 anni e vengono spesso sottovalutati ed attribuiti genericamente all'età, allo stress o alla stanchezza, ma non sempre è così. Infatti in alcuni casi essi rappresentano il primo campanello di allarme della Malattia di Alzheimer. E' molto importante però in questo campo non cadere nell'errore molto comune di credere che il disturbo di memoria possa essere o “niente “ o l'Alzheimer: tra questi due estremi esiste tutta una gamma di problemi della nostra salute ai quali abbiamo accennato e sui quali possiamo intervenire con successo ottenendo che la memoria migliori. Ovviamente questo è possibile se si interviene per tempo, e non quando ormai i problemi sono cronicizzati ed è più difficile farli regredire o ottenere miglioramenti . Il Libro “Guida alla Buona Memoria” è dedicato all'approfondimenti di questi temi . I consigli utili per la buona memoria contenuti nel Libro sono gli stessi per la prevenzione primaria della malattia di Alzheimer e sono in parte simili ai consigli per la prevenzione delle malattie cardiovascolari (Infarto, Ictus ) e per la prevenzione dei Tumori. Quindi si tratta di concetti molto importanti che andrebbero insegnati ai ragazzi fin dalla scuola dell'obbligo, in modo che possano entrare a far parte del patrimonio culturale fin dalla giovane età . In tal modo sarebbe possibile non solo evitare molte malattie gravi e dolorose per il singolo, ma si realizzerebbe anche un notevole vantaggio per l'intera Società, dato che si ridurrebbe l'incidenza e la prevalenza di malattie gravi con costi umani, sociali ed assistenziali altissimi e che grazie alla prevenzione, potrebbero essere molto ridotti. Il libro “Guida alla buona memoria” è disponibile su Amazon e Kindle.


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