Medicina e ricerca

Software e sintesi vocale, i progetti innovativi al servizio della disabilità

di Carlo Ricci (presidente del Comitato tecnico scientifico ed etico della Lega del Filo d'Oro, Università Pontificia Salesiana di Roma)

Si apre oggi e durerà fino al 6 ottobre 2017 presso l’Istituto di Psicologia dell’Università pontificia salesiana di Roma la prima Conferenza internazionale su Tecnologia assistiva e disabilità promossa dalla Lega del Filo d’Oro insieme all’editore internazionale Taylor & Francis nella quale verrà presentata la pubblicazione di una monografia dedicata al tema dalla rivista «International Journal of Developmental Disabilities». Si tratta di una occasione d’incontro straordinaria. Hanno aderito all'iniziativa i ricercatori più citati al mondo che si occupano di questo tema.

I motivi per non perdere questa opportunità di arricchire il proprio bagaglio di conoscenza, per chi si occupa, a vario titolo, della disabilità, sono molteplici, tra i quali: verranno proposti contenuti innovati in merito alle tecnologie oggi disponibile; tutti i contributi eccellono per rigorosità scientifica e si collocano pienamente nel movimento denominato “evidence based”; tutti gli interventi affrontano e propongono soluzioni tecnologie in merito alle situazioni di maggiore complessità che concernono la disabilità; si occupano, nello specifico delle disabilità multiple e in condizioni di particolare gravità, come la sordocecità abbinata ad una disabilità intellettiva, oppure a disabilità intellettiva severa e problematiche di salute. Va ricordato, in questa sede, che «le persone con disabilità gravi e multiple possono variare estesamente riguardo alle loro caratteristiche essenziali e alle loro abilità specifiche, ma sono spesso accomunate da una tendenza alla passività e alla dipendenza. Queste persone si trovano quasi sempre nella situazione di dover dipendere dagli interventi di altri e il loro rapporto con l'ambiente circostante è caratterizzato da passività. In altre parole, in assenza di un supporto relazionale, la persona non è spesso in grado di controllare il proprio ambiente e di esercitare quindi scelte consapevoli pur avendone potenzialmente l’intenzione. Tali situazioni, da un punto di vista psicologico-esistenziale riducono enormemente i gradi di autodeterminazione e gli interventi di assistenza/educazione rischiano inevitabilmente di confermare il bisogno di dipendenza e rafforzarlo nel tempo. Questo stato di cose può essere accentuato senza procedure e tecnologie di intervento specifiche» (Rapporto Osservatorio Salute 2016).

Una esemplificazione di quanto verrà presentato nella conferenza riguarda una tecnologia oggi disponibile denominata Speech-Generating Devices (SGDs) sono dispositivi per la produzione vocale che possono essere programmati per riprodurre messaggi registrati (in formato digitale) o da programmi di sintesi vocale. Gli SGDs sono anche denominati come voice-output communication aids (VOCAs). Possono essere utilizzati da persone che non dispongono delle competerne necessarie e sufficienti per comunicare attraverso la parola. Esiste un'ampia gamma di SGDs: da quelli più semplici basati sulla tecnologia dei microswitches in grado di attivare un breve messaggio preregistrato a quelli che ricorrono a tecnologie informatiche molto sofisticate in grado di generare un infinito numero di enunciati complessi tramite la tecnologia di sintesi vocale.

Nell'ambito di questa tecnologia è stato realizzato un software per il sistema Android, che verrà presentato nella Conferenza, denominato WPC (Walden Personal Communicator) in grado di permettere alla persona con disabilità multiple e gravi compromissioni del linguaggio espressivo di utilizzare le immagini (carte) oppure oggetti tridimensionali che depositate su di uno spazio delimitato (tavoletta con lettore RFId (Radio Frequency IDentification), tablet o smartphone con lettore NFC (Near Field Communication) entra in comunicazione con un qualsiasi altro smartphone dotato del software WPC il quale si attiva immediatamente mostrando l'esatta riproduzione della carta-immagine trasmessa dall'iniziatore della comunicazione e contemporaneamente può attivare un messaggio vocale e inviare il messaggio generato da una sintesi vocale in grado di leggere qualsiasi informazione precedentemente scritta e, naturalmente, associata all'immagine. Tutto questo è stato applicato in un campione di persone sordocieche con disabilità multiple, assistite dalla Lega del Filo d’Oro.

Lo studio è stato condotto nell'ambito delle attività promosse dal Centro di Ricerca dell'Ente che vanta, al momento, la più alta produzione scientifica nell'ambito della tecnologia assistiva e disabilità multiple. Tornando ai partecipanti dello studio sopracitato, grazie alla tecnologia assistiva è stato possibile metterli in grado di esprimere i propri bisogni permettendo ai partner comunicativi di comprenderli e di conseguenza poterli soddisfare incrementano in questo modo l'iniziativa comunicativa e la partecipazione attiva della persona sordocieca con disabilità multipla e, allo stesso tempo promuovere la soddisfazione reciproca derivata da uno scambio comunicativo efficace.


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