Medicina e ricerca

Le opportunità della chirurgia robotica in ambito oncologico-ginecologico

di Salvatore Gueli Alletti (Unità operativa di Ginecologia Oncologica Policlinico A. Gemelli - Roma)

L’introduzione della chirurgia robotica nel panorama degli interventi ginecologici ha determinato, nell'ultimo decennio, un'evoluzione profonda, estendendo i vantaggi della chirurgia mininvasiva a un più vasto numero di pazienti meritevoli di chirurgia complessa. Visione 3D, filtraggio del tremore fisiologico e una maggiore precisione sono solo alcuni dei vantaggi offerti dalla tecnologia robotica posta al servizio della chirurgia, la cui diffusione e sostenibilità è stata in parte limitata in Italia e in Europa dai costi elevati.
In questo panorama, SenHance Robotic System (Transenterix USA), sistema robotico di nuova generazione per la chirurgica mini-invasiva, ha introdotto molte novità. Se da un lato restano punti saldi la visione 3D, il filtraggio dei fisiologici tremori della mano umana e l'ergonomia per il chirurgo, dall'altro comporta innovazioni assolute. Per la prima volta, infatti, un robot chirurgo restituisce a pieno la percezione della pressione/trazione esercitata sui tessuti. L'Haptic Feedback è in realtà una funzione basata su multipli sensori localizzati nel braccio robotico. Le “resistenze” percepite attraverso lo strumento vengono elaborate dal “core” del sistema robotico, il Nodo, e trasferite sui manipoli di controllo al cockpit, dove il chirurgo è seduto. I manipoli di controllo, che ricordano fedelmente quelli della laparoscopia standard, traducono quanto registrato ed elaborato dal robot in percezione di spinta, trazione o ostacolo. Come diretta conseguenza, aumenta la “safety” intraoperatoria.
L'acquisizione, nel 2015, di Transenterix di questa tecnologia ha dato nuove energie alla sezione Ricerca e Sviluppo che, sotto il continuo feedback dei Ginecologi del Gemelli, ha recentemente introdotto un'altra importante innovazione: un set completo di strumenti minilaparoscopici da 3 mm. La possibilità di ridurre ulteriormente l'invasività chirurgica standard (3 strumenti riutilizzabili da 5 mm) rompe la barriera della chirurgia ultramininvasiva determinando la nascita della minimally invasive robotic surgery.
L'uso di uno strumentario robotico 3mm, con strumenti pluriuso, consente di estendere il riscorso a Senhance per un più vasto numero di pazienti che desiderano, e possono ricevere, una chirurgia ultra-mininvasiva. Inoltre, la presenza del braccio robotico tra chirurgo e paziente filtra le tipiche caratteristiche di uno strumento minilaproscopico, mantenendo invariati i feedback di forza e di destrezza percepiti dal chirurgo.
L'essere un sistema robotico basato su braccia indipendenti non “strumento-specifiche” - che possono essere disposte attorno al tavolo operatorio sulla base delle necessità chirurgiche del caso specifico - fa di Senhance un'open platform: la varietà di strumenti teoricamente installabili su ogni braccio è quasi infinita. Transenterix ha stretto numerose joint-ventures atte ad arricchire la piattaforma robotica con tecnologie innovative che offrono la possibilità di “targettizzare” il trattamento chirurgico oncologico di casi specifici come il “sentinel node mapping” nei tumori endometriali e cervicali. Queste caratteristiche, affiancate dalla ricerca costantemente condotta dal gruppo di lavoro del Prof Giovanni Scambia alla Fondazione Policlinico Universitario Agostino Gemelli, ha favorito la diffusione della piattaforma robotica in Europa e in Giappone in Ginecologia, Chirurgia Generale e Urologia. Infine, la recente approvazione FDA per il mercato USA, apre di certo ulteriori prospettive di applicazione in chirurgia per questa emergente tecnologia robotica mini-invasiva.


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