Medicina e ricerca

Salute mentale: nella "società liquida" priorità al sostegno degli adolescenti

di Cosimo Argentieri* e Laura Orsolini**

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24 Esclusivo per Sanità24

La prevenzione in psichiatria, così come nelle altre discipline sanitarie, è diventata negli ultimi anni una delle sfere di maggior interesse clinico e scientifico ed il principale obiettivo, a livello organizzativo-terapeutico, per i servizi di Salute Mentale.
L'adolescenza, più di ogni altra fase del ciclo vitale, ha posto il problema della normalità e della patologia. Questa fase evolutiva, in quanto periodo di rimodellamento e di seconda individuazione, evoca da sempre i temi della discontinuità, della rottura, dell'incertezza esistenziale e della separazione, ovvero della "crisi". L'adolescenza rappresenta il periodo "critico" per eccellenza, durante il quale la crisi coinvolge il soggetto nella sua globalità psico-fisica. L'adolescenza presenta sicuramente caratteristiche complesse, connotate da una estrema fluidità e contraddittorietà del funzionamento psichico, dalla costruzione dell'identità del sé, ma anche dell'estrema fragilità del sé, dall'amplificarsi dei bisogni di sicurezza ma anche dei bisogni di indipendenza e distacco dalle figure parentali. Insomma, ci si trova di fronte ad un "soggetto in trasformazione, fisiologicamente instabile" contestualmente immerso in una società in costante fluidità e transizione dove ‘perdere il sé e non ritrovare l'Io' si trasforma nella 'abnormale' quotidianità.
La Salute Mentale negli adolescenti implica imprescindibilmente la capacità di raggiungere e mantenere un sufficiente grado di funzionalità (a livello personale, interpersonale, scolastico e familiare) nonché il raggiungimento di un benessere psico-sociale ottimale, competenze che implicano necessariamente il possedere un senso di identità e di consapevolezza del proprio Sé, atto anche a costruire e mantenere solide relazioni interpersonali con i pari ed i familiari.
L'adolescenza rappresenta il 'gateway' all'età adulta.
Studi epidemiologici nazionali ed internazionali a partire dal National Comorbidty indicano che diverse malattie psichiatriche si manifestano precocemente con prevalenza pari al 7-10% nei bambini, 10-16% negli adolescenti. I disturbi d'ansia esordiscono a partire dai 7-10 anni e i disturbi dell'umore li seguono a due o tre anni di distanza. La schizofrenia esordisce tipicamente nella fascia di età che va tra i 12 e i 22 anni. Il 20% degli adolescenti riferisce di aver messo in atto comportamenti autolesivi. Pertanto, diventa dirimente concretizzare interventi personalizzati e mirati all'utenza giovanile, ovvero azioni non solo di prevenzione e screening di patologie mentali, ma adottare anche provvedimenti terapeutici appropriati e tempestivi che tengano in considerazioni delle dinamiche intrapsichiche e interpsichiche insite nell'adolescenza.
Intervenire precocemente sulla salute mentale negli adolescenti diventa il prerequisito affinché il giovane adulto raggiunga uno sviluppo psicologico armonico.
Tuttavia, le insidie e le sfide più o meno mascherate ed insite nell'era della post-modernità, dove l'adolescente si trova immerso in una 'società liquida' (per usare una espressione coniata da Zygmunt Bauman), in una società dove mancano i punti di riferimento, i confini, i pilastri familiari della solidità, utili a creare il senso di fiducia e di certezza in una mente in piena maturazione e sviluppo, lo pone necessariamente in una posizione più scomoda a livello inter-generazionale.
Esiste la psicopatologia dell'adolescenza, ma esiste anche l'adolescenza psicopatologica della postmodernità. Esiste la famiglia postmoderna che ‘genera' adolescenti (in realtà già bambini!) più vulnerabili alle patologie della mente. Esistono adolescenti (e giovani adulti) in balia del proprio incostante (talora eccessivamente narcisistico) Sé, oscillanti tra la propria illusoria 'onnipotenza' e la reale propria 'impotenza'. Esiste la psicopatologia dell'adolescente sempre più diversificata e complessa. Esistono servizi della Salute Mentale sprovvisti degli strumenti di aiuto all'utenza adolescenziale. Esistono (pochissimi) servizi della salute mentale dedicati a loro, alle loro (fluide ed in costante trasformazione) psicopatologie, alle loro famiglie.
Sono temi affrontati in occasione del convegno organizzato da Neomesia Mental Health dal titolo "Adolescenti e Giovani Adulti: Quali terapie per quali malattie" che l'8 novembre 2019 a Roma, riunisce relatori di fama nazionale ed internazionale. Il congresso affronta le principali traiettorie psicopatologiche dell'adolescenza, sul piano epistemologico, clinico, psicofarmacologico, forense e delle recenti scoperte delle neuroscienze.

*direttore sanitario di Neomesia
** direttore clinico della Clinica Villa Jolanda di Neomesia


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