Medicina e ricerca

Medicina di precisione: le alleanze sono strategiche per sconfiggere il Covid-19

di Francesco Schiavone* e Benjamin Chiao **

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24 Esclusivo per Sanità24

Secondo il National Institute of Health (NIH) statunitense, la medicina di precisione è un approccio emergente per il trattamento e la prevenzione di patologie che tiene in considerazione la variabilità genetica, ambientale e negli stili di vita del singolo paziente. Questo approccio sta trovando sempre più largo spazio in molteplici ambiti della medicina, tra cui l'oncologia, l'immunologia, l'ematologia, le neuroscienze e la cura di malattie respiratorie.

Il sito specializzato Statista stima che il volume d'affari legato alla medicina di precisione entro il 2026 supererà i 141 miliardi di dollari, soprattutto grazie a fortissimi investimenti effettuati in Nord America. È evidente che questo tipo di approccio, per funzionare efficacemente, abbia bisogno di un'adeguata infrastruttura tecnologica. Un elemento determinante per il successo di questi approcci terapeutici personalizzati è la tecnologia.

L'intelligenza artificiale, il machine learning e i big data sono gli alleati principali di questo approccio. Per esempio, una piattaforma tecnologica avanzata, calcolando con i propri algoritmi i fattori di rischio, stili di vita, sintomi, dati genetici, esami diagnostici può fornire ai clinici suggerimenti cruciali per scegliere il migliore percorso terapeutico e farmacologico possibile per il paziente e prevedere, in un dato momento, quali siano i soggetti più a rischio per una determinata patologia.

La pandemia del Covid-19 ha ampliato gli ambiti all'interno dei quali i grandi player globali della medicina di precisione (e non solo, come a breve illustrato) possono offrire tecnologia e servizi innovativi, come per esempio lo sviluppo di soluzioni altamente sofisticate e basate sui big data per il riconoscimento veloce e il tracciamento di soggetti positivi al Coronavirus. Per cercare di comprendere questi ed altri aspetti di natura strategica e tecnologica, da qualche mese un gruppo internazionale di ricercatori di management sta lavorando per comprendere come in giro per il mondo le imprese del macro-comparto sanitario (a dire il vero sia grandi case farmaceutiche e aziende produttrici di tecnologie biomedicali sia piccole start-up operanti nel campo della genomica, bioinformatica o ingegneria) stiano provando a contrastare il Covid-19 utilizzando la medicina di precisione.

I risultati preliminari del nostro studio, il quale nello specifico si basa su una metodologia di ricerca qualitativa e si focalizza sul ruolo e sul valore delle alleanze strategiche per contrastare la pandemia, evidenziano come le grandi imprese healthcare abbiamo avviato con intensità negli ultimi mesi svariate partnership inter-organizzative a più livelli della filiera innovativa del farmaco e, più in generale, delle tecnologie sanitarie. Per esempio, la multinazionale farmaceutica Roche sta stringendo molteplici nuove partnership con diversi stakeholders (ad esempio, società scientifiche e start-up biotech) a livello globale per avere accesso a più fonti di big data e aumentare, così facendo, l'efficacia della propria R&S e della allocazione delle risorse tra le varie aree terapeutiche afflitte, direttamente e indirettamente, dalla pandemia. Lo stesso approccio reticolare è stato ampiamente perseguito anche da piccole imprese high-tech specializzate, come la Tonix Pharmacuticals di New York o la Hygea Precision Medicine (start-up di San Francisco). Questo approccio strategico a rete, quindi, è essenziale per soddisfare le nuove richieste avanzate dal mercato generato dal Covid-19 e richiede una dotazione di conoscenze tecniche (es. technology assessment e scouting) e capacità relazionali (es. soft skills, negoziazione) non sempre scontate per un'azienda operante nel settore sanitario.

Un'altra evidenza che sta emergendo dal nostro studio è che anche le aziende tecnologiche che fino a ieri vedevano nella sanità solo un business complementare, dopo l'esplosione del Covid-19, hanno messo in atto solide strategie "reticolari" per consolidare le proprie competenze tecnologiche e posizione competitiva nel mercato della medicina di precisione. Questo è per esempio il caso del colosso cinese delle telecomunicazioni Huawei, il quale si sta distinguendo negli ultimi mesi per un'imponente strategia di networking su più fronti. Per esempio, si è da poco stretta una collaborazione con la Huazhong University of Science and Technology e Lanwang Technology per lanciare un nuovo servizio AI-based di quantificazione e analisi delle immagini diagnostiche per la polmonite coronarica. Il servizio, basato sulla visione e analisi computerizzata delle immagini mediche, supplisce così alla carenza di medici in grado di diagnosticare con precisione le nuove immagini di polmonite coronarica, contribuendo così anche a ridurre il loro carico di lavoro per i clinici. Questo servizio di imaging rende l'efficienza complessiva della struttura sanitaria decine di volte più veloce rispetto ad una valutazione clinica tradizionale. Un altro esempio è la collaborazione dell'azienda cinese con diversi istituti di ricerca medica delle Nazioni Unite per l'utilizzo della soluzione tecnologica "Cloud EI", la quale consente di effettuare analisi e screening farmacologici virtuali su larga scala in tempi rapidissimi rispetto al passato, completando decine di milioni di simulazioni in poche ore.

In conclusione, queste evidenze mostrano come le alleanze strategiche siano essenziali per massimizzare l'efficacia della medicina di precisione nel contrastare la pandemia in corso, contribuendo anche a ridefinire nettamente il panorama competitivo e tecnologico che caratterizzare il settore sanitario nei prossimi anni a venire.

* Professore Associato in Management - Università degli Studi di Napoli Parthenope
** Professor in Economics - Paris School of Business (Francia)


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