Medicina e ricerca

Emicrania, 4.352 euro all'anno di costi extra Servizio sanitario nazionale per paziente

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Un costo medio annuo di 4.352 euro per paziente - tra perdita di produttività (36%), assistenza informale da familiari (34%), prestazioni sanitarie (25%) e assistenza formale affidata a professionisti 2%) - e un calo del rendimento al lavoro di 380 euro per paziente in un trimestre. Questo l'impatto economico dell'emicrania per tutte quelle spese che sono al di fuori del trattamento medico a carico del Ssn, calcolato dall'Università Bocconi di Milano e presentato oggi al convegno del Sole 24 Ore "Emicrania. Combattere il disagio e prospettive future".

"L'emicrania è emblematica dell'importanza di definire politiche di welfare integrate, capaci di intercettare alla base i bisogni della popolazione per contrastare le disuguaglianze - spiega Rosanna Tarricone del dipartimento di Analisi delle politiche e management pubblico della Bocconi -. E il Covid ci ha ricordato quanto sia fondamentale la salute per il benessere della società, a cominciare dall'economia. Il nostro studio mostra un evidente gap di genere legato alla malattia: per le donne, che sono decisamente più colpite dall'emicrania, i costi sono dimezzati rispetto agli oltre 6mila euro spesi dagli uomini, che hanno una percentuale maggiore di occupazione e sono più retribuiti. Dati emblematici di come una determinata patologia dreni risorse economiche che potrebbero essere utilmente impiegate nella società". Da quanto è emerso dal webinar, oggi nel complesso si stima che il "mal di testa" (emicrania inclusa) costi in Italia 20 miliardi l'anno.

Al convegno digitale "Emicrania. Combattere il disagio e prospettive future" sono state anche discusse le prospettive di miglioramento della qualità della vita del paziente, grazie al nuovo rinascimento terapeutico determinato dall'avvento di terapie rivoluzionarie.


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