Medicina e ricerca

Sinergie Muscolari: riparte lo studio sui piccoli pazienti colpiti da disabilità neuromotorie

di Nicola Portinaro*

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Migliorare la cura e l’assistenza dei piccoli pazienti colpiti da disabilità neuromotorie attraverso l’osservazione delle differenze delle sinergie muscolari durante il cammino nei bambini patologici e nei bambini sani. È questo l’obiettivo della ricerca che stiamo conducendo come Fondazione Ariel, in collaborazione con l’Istituto STIIMA del CNR - partita nel 2019, poi sospesa causa Covid e ora ripartita - all’interno di un laboratorio di analisi del cammino che abbiamo potuto acquistare grazie al supporto di molti donatori, dotato di una pedana baropodometrica, telecamere a infrarossi e un elettromiografo di superficie senza fili.
Il concetto delle sinergie muscolari si basa sull’ipotesi che il sistema nervoso centrale, per meglio coordinare il movimento, non attivi singolarmente i muscoli, ma dia il via invece a gruppi di muscoli che si aiutano a vicenda per svolgere attività simili. Questo non accade nei bambini affetti da disabilità neuromotoria.
In laboratorio, studiando la cinetica e la cinematica, cioè i movimenti e le forze prodotte durante il cammino normale e non prodotte nel cammino patologico, potremo evidenziare le sinergie muscolari che il sistema nervoso attiva per coordinare il movimento, per ottenere dei modelli standard di riferimento da paragonare alle attivazioni sinergiche riscontrabili in pazienti con disturbi neuromotori del sistema muscolo-scheletrico. L’obiettivo finale è ottenere un nuovo strumento per aiutare il bambino nella gestione della sua patologia, sfruttando le sue co-attivazioni muscolari e pianificando un eventuale intervento chirurgico customizzato che possa consentirgli la miglior ripresa post-operatoria, fisioterapia e riabilitazione.
Al momento abbiamo analizzato il cammino di 20 bambini sani di età 10-14 anni per cui è in corso la creazione di curve EMG standard di sinergie e, in parallelo, il cammino di 10 bambini affetti da emiplegia (paralisi di una delle due parti del corpo). Al raggiungimento di un numero statisticamente significativo di soggetti emiplegici, il processo di analisi si concentrerà sui soggetti con diplegia (tipo di paralisi cerebrale che colpisce entrambe le gambe): questo ci permetterà di delineare la curva di sinergie muscolari per 3 diverse tipologie di pazienti.
Insieme al mio gruppo di giovani ricercatori spiegherò questo studio il 1° dicembre alle ore 19 in un incontro online aperto a tutti. I genitori interessati possono collegarsi (info per partecipare su www.fondazioneariel.it), fare domande e prenotarsi per partecipare alla ricerca.
Sono fiducioso dei risultati che potremo raggiungere: come chirurgo ortopedico pediatrico credo nel grande valore di questa ricerca dal punto di vista medico, e come direttore scientifico di Ariel penso che questo diventerà uno strumento per esaudire il nostro grande desiderio di migliorare la qualità di vita di un numero sempre maggiore di bambini con disabilità neuromotorie insieme alle loro famiglie.

*Università degli Studi di Milano - Facoltà di Medicina e Chirurgia


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