Medicina e ricerca

Asma: le frontiere delle nuove terapie innovative per una possibilità di cura in più

di Giorgio Walter Canonica*, Alberto Papi**, Alessandra Peres***

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Con la stagione influenzale alle porte alcune categorie di pazienti a rischio per patologie croniche, come gli asmatici e le persone affette da broncopneumopatia cronico ostruttiva (BPCO), rischiano maggiori complicazioni delle loro condizioni di salute e un peggioramento della loro malattia.
Secondo Global Initiative for Asthma (GINA) le persone con asma sono oltre 300 milioni nel mondo, destinate a crescere a 400 milioni entro il 2025. L’asma è una malattia infiammatoria cronica comune e potenzialmente grave con importanti ricadute economiche sui pazienti, sulle loro famiglie e sulla società. Causa sintomi respiratori, limitazione dell’attività e attacchi acuti che possono richiedere cure sanitarie urgenti e, a volte, anche essere fatali.
Per queste persone occorrono terapie efficaci e innovative. Tra le nuove opzioni terapeutiche, la tripla terapia in combinazione fissa che prevede l’uso di corticosteroidi inalatori (ICS), beta2-agonisti a lunga durata d'azione (LABA) e antagonisti muscarinici a lunga durata d'azione (LAMA), è già stata approvata da alcuni anni per il trattamento della BPCO. Nei pazienti con asma non controllato la tripla terapia potrebbegarantire una riduzione delle riacutizzazioni e un miglioramento della funzionalità polmonare rispetto alla combinazione ICS/LABA. Rappresenterebbe, inoltre una opzione terapeutica che consentirebbe una facile ottimizzazione del trattamento prima di considerare l’introduzione di una più costosa ed impegnativa terapia biologica.
Secondo le più recenti indagini, le persone con asma non controllato presentano uno scarso controllo dei sintomi e/o frequenti riacutizzazioni che possono richiedere la somministrazione di corticosteroidi orali o perfino l’ospedalizzazione. Purtroppo circa il 50% dei pazienti con Asma Grave risulta a tutt’oggi non controllato, in parte per carenza di aderenza alla terapia, che deve essere facilitata, ad esempio con l’uso di un singolo inalatore.
Grazie alle triple terapie in un unico inalatore, recentemente autorizzate dall’Agenzia Europe per i medicinali (EMA) per il trattamento dell’asma è possibile controllare le riacutizzazioni, migliorare la funzionalità polmonare e semplificare il trattamento della malattia.
Tuttavia ad oggi non esiste una cura definitiva per l’asma, ma anche sulla base di importanti e recenti evidenze scientifiche è possibile approntare strategie inalatorie o immunologiche innovative nell’asma grave.
Fondamentale anche per una malattia come l’asma è il supporto delle associazioni dei pazienti e la rete che sono in grado di creare a supporto dei malati e delle loro famiglie, perché dietro ogni terapia, oltre la malattia, c’è una storia.

*Direttore Centro Medicina Personalizzata: Asma e Allergologia dell’Istituto Clinico Humanitas

** Direttore Clinica Pneumologica Ospedale Universitario di Ferrara

*** Vice Presidente di FederAsma e Allergie Odv


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