Medicina e ricerca

Salute mentale/ Sinpia: disturbi di ansia e depressione per un bambino su quattro

S
24 Esclusivo per Sanità24

La salute mentale dei bambini e degli adolescenti italiani è a rischio: il 20% manifesta i segni di un disturbo d’ansia e il 25% di depressione con disturbi neuropsichici in costante aumento. Lo afferma la Società italiana di neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza (Sinpia) in occasione della Giornata mondiale della salute mentale che si celebra ogni anno il 10 ottobre, sottolineando che le risorse dei servizi di neuropsichiatria dell’infanzia e dell’adolescenza "continuano a diminuire e perfino le situazioni urgenti non riescono a trovare un ricovero con solo 395 posti letto in tutta Italia per la fascia d'età 0-18 anni".

“Nonostante numeri da vera e propria emergenza sanitaria - spiega Elisa Maria Fazzi, presidente della SINPIA, Direttore della U.O. Neuropsichiatria dell’Infanzia e dell’Adolescenza ASST Spedali Civili e professore ordinario all’Università di Brescia - i disturbi neuropsichici dell’età evolutiva sono spesso drammatici e tragicamente trascurati dal nostro Sistema sanitario nazionale. Una realtà che gran parte dell’opinione pubblica e della classe politica continua ad ignorare. I posti letto di fatto non sono a sufficienza e sono distribuiti in modo ineguale nel Paese con ben 5 regioni senza letti. Ci si appoggia quasi sempre nei reparti di Pediatria, in una logica di supporto e accoglienza più che di progetto di cura e spesso purtroppo anche in quelli di Psichiatria adulti, per nulla adatti all’accoglienza e alla cura dei minorenni e dei loro genitori. Occorrono non solo risorse per l’urgenza, che è in questo momento la drammatica punta dell’iceberg, ma soprattutto il potenziamento della rete dei servizi territoriali di NPIA che, coinvolgendo famiglie, scuole, sistema sociale e sanitario, migliori l’intercettazione dei soggetti a rischio o dei primi sintomi affinché tutti i bambini e ragazzi con disturbi neuropsichici di varia natura e le loro famiglie vedano finalmente riconosciuto il diritto a cure appropriate e tempestive”.Tra il 2020 e il 2022 gli accessi dei minori al pronto soccorso e i ricoveri in ospedale per cause legate alla suicidalità, cioè comportamenti autolesionistici, pensieri, azioni e tentativi suicidari, sono in preoccupante aumento. Nello stesso periodo sono triplicati i ricoveri per cause legate ai disturbi alimentari, come l’anoressia e la bulimia.In generale, tra il 2021 e il 2022, gli accessi in ospedale per cause legate a disturbi psichiatrici, hanno superato di gran lunga quelli dei livelli di pre-pandemia, già in preoccupante ascesa nei 10 anni precedenti. Ma anche gli accessi per tutti gli altri disturbi NPIA, dall’autismo ai disturbi del linguaggio e dell’apprendimento, appaiono in netto aumento e con quadri di sempre maggiore complessità.

Negli ultimi 10 anni l’ansia e la depressione sono aumentate notevolmente tra i bambini e i ragazzi. La pandemia e poi la guerra, che genera preoccupazione e incertezza nel futuro, hanno ulteriormente accentuato questa tendenza. Durante l’infanzia e l’adolescenza viene segnalata una più alta incidenza di disturbi d’ansia e dell’umore, con evoluzione nel 30-40% dei casi, in disturbo post traumatico.

Secondo la SINPIA, sottovalutare l’impatto delle conseguenze del Covid-19 tra i più giovani, in una situazione già molto critica in termini di personale, Servizi e organizzazione assistenziale per i disturbi neuropsichiatrici dell’infanzia e adolescenza, rischia di trasformare un’emergenza sanitaria in una crisi dei diritti dei bambini e dei ragazzi.“Un adeguato investimento nell’ambito della promozione della salute mentale e della prevenzione dei disturbi neuropsichici è sempre più urgente nonché strategico”, conclude Antonella Costantino, Past President della SINPIA e Direttore dell'Unità Operativa di Neuropsichiatria dell'Infanzia e dell’Adolescenza (UONPIA) della Fondazione IRCCS «Ca' Granda» Ospedale Maggiore Policlinico di Milano. “I bambini e gli adolescenti di oggi sono gli adulti di domani, e non c’è salute mentale senza un investimento strategico sull’infanzia e sullo sviluppo neuropsichico, fin dai primi anni. Una diagnosi precoce ed un tempestivo intervento in sinergia tra territorio e ospedale, può cambiare, in molti casi, la storia naturale dei disturbi neuropsichici non solo evitandone le gravi conseguenze sui più giovani ma riducendo notevolmente l’impatto sociale ed economico sull’individuo, la famiglia e la società”.


© RIPRODUZIONE RISERVATA