Medicina e ricerca
Ire: priorità a sperimentazioni cliniche e screening gratuiti per combattere il tumore del polmone
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L’IFO Irccs Istituto Nazionale Tumori Regina Elena (IRE) è stato protagonista al Congresso nazionale AIOM 2022 per le novità sulle terapie per il tumore al polmone. Sono 3 i lavori presentati, tutti coordinati a livello nazionale dall’IRE. Il primo, discusso da Federico Cappuzzo, Direttore dell’UOC di Oncologia Medica 2, riporta i risultati dello studio randomizzato SQUINT, condotto in oltre 20 centri oncologici italiani. Lo studio ha arruolato 91 pazienti affetti da carcinoma polmonare di tipo squamoso in fase avanzata.
“I pazienti – ha spiegato Cappuzzo – sono stati trattati con due diversi regimi terapeutici, uno di sola immunoterapia e l’altro di immunoterapia combinata alla chemioterapia. Lo studio clinico ha confermato in questa tipologia di pazienti, in genere difficile da trattare, l’alta efficacia dell’immunoterapia. Inoltre, è stato possibile fare delle approfondite analisi biologiche al fine di definire chi sono i pazienti che beneficiano maggiormente dell’immunoterapia.”
Lorenza Landi, Responsabile dell’UOSD Sperimentazioni cliniche: Fase 1 e Medicina di precisione, ha presentato lo studio che analizza le caratteristiche biologiche di pazienti con tumore al polmone che presentano una specifica alterazione molecolare, ossia il riarrangiamento del gene ROS1.
“I pazienti ROS1 positivi – evidenzia Landi – sono stati trattati con un farmaco di ultima generazione, il lorlatinib. Il dato più importante, al di là della conferma della grande efficacia della molecola, è aver identificato un gruppo di pazienti che beneficiano in modo significativo della terapia e questi pazienti sono coloro che non presentano una concomitante mutazione di un altro gene, la TP53.”
Gabriele Minuti, medico della UOSD di Fase 1 e Medicina di Precisione ha illustrato lo studio CABinMET che ha valutato l’efficacia di un farmaco anti MET nei pazienti con carcinoma del polmone non a piccole cellule (NSCLC) che presentano la mutazione di questo specifico gene (MET).
“Il grande valore dello studio – precisa Minuti – è dato dall’ impegno costante a trovare una strategia di cura per questi pazienti, che rappresentano una urgenza clinica, per la prognosi sfavorevole e perché orfani di terapie mirate.”Ed inoltre altri interventi nelle sessioni educazionali su microcitoma, standard di cura, e dati preliminari su altri studi multicentrici
“Il fermento di novità presentate dai nostri esperti al Congresso AIOM – dichiara Gennaro Ciliberto, Direttore Scientifico IRE – testimonia quanto i nostri istituti stiano investendo nella lotta al tumore del polmone. Abbiamo in corso un grande numero di programmi sperimentali rivolti a pazienti con malattia anche in fase avanzata e che non rispondono più alle terapie convenzionali. Le sperimentazioni cliniche sono un punto distintivo dell’IRCCS Istituto Tumori Regina Elena perché in costante crescita: 400 trial clinici attivati solo nel 2021.”
“Ma tornando al tumore del polmone – prosegue Ciliberto – ci occupiamo di studi in tutti i settori: non solo ricerca clinica, ma anche di laboratorio e diagnostica di precisione con la biopsia liquida. Il nostro Istituto è unico centro nel Lazio a essere coinvolto nell’ ambizioso progetto nazionale per lo screening gratuito del polmone con TAC multistrato a basso dosaggio, che può salvare la vita. Il progetto è della Rete Italiana Screening Polmone RISP di cui si è ampiamente parlato al congresso AIOM. Siamo impegnati per arruolare fino a circa 800 volontari fumatori o ex fumatori di età compresa tra i 55 e i 75 anni. Si tratta di una opportunità importante per i cittadini che possono gratuitamente usufruire di esami diagnostici sofisticati e innovativi come la biopsia liquida. L’obiettivo è aumentare il numero delle diagnosi in fase precoce, che consentono una probabilità di guarigione superiore al 70%.”
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