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La Banca del latte umano donato Allattami cerca mamme donatrici

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Allattami - la Banca del Latte Umano Donato di Bologna promosso dal Policlinico di Sant'Orsola di Bologna in collaborazione con Granarolo, con la partecipazione dell'associazione Il Cucciolo, cerca neomamme donatrici.

Allattami seleziona le mamme donatrici, ritira il loro latte direttamente a casa, lo pastorizza e conserva in condizioni di massima sicurezza e lo fornisce agli ospedali. Le mamme donatrici, selezionate dai medici del Policlinico di Sant'Orsola, ricevono tutte le informazioni e le attrezzature utili per il prelievo e la conservazione del latte, senza nessuna spesa per loro e nessuna scomodità. Un tecnico specializzato Granarolo infatti passa a ritirare il latte donato direttamente a casa delle donatrici una o due volte alla settimana. Il latte viene portato nella struttura che ospita la Banca del Latte Umano Donato, che sorge in prossimità dello stabilimento Granarolo di Bologna, in un'area indipendente. Qui i biberon vengono sigillati e pastorizzati per renderli massimamente sicuri per i neonati che lo riceveranno, e successivamente stoccati in appositi refrigeratori. Ogni passaggio dei biberon viene tracciato: da quando vengono consegnati, vuoti e sterili, nelle case delle donatrici, fino a quando arrivano alle Terapie Intensive Neonatali che ne hanno fatto richiesta.

Dall'inizio del progetto sono stati raccolti 26.769 biberon, equivalenti a 3.212 litri di latte materno, e sono state coinvolte 237 mamme donatrici. In particolare, le strutture sanitarie emiliane che hanno ricevuto i biberon sono: 8.751 la Terapia Intensiva Neonatale e 8.148 la Neonatologia del Policlinico di Sant'Orsola, 5.090 l'Ospedale Maggiore di Bologna, 851 il Policlinico di Ferrara, 1.051 l'Ospedale di Parma.

"Allattami – dichiara Gianpiero Calzolari, presidente di Granarolo – è un progetto unico in Europa di collaborazione fra un'istituzione sanitaria e un'azienda privata. È nato da una comunione di intenti: rispondere a un bisogno della nostra città, Bologna, che non aveva una banca del latte, e mettere a fattor comune tante conoscenze. A 7 anni dalla sua nascita siamo orgogliosi dei risultati raggiunti e animati dal sogno, neppure troppo remoto, di far crescere ulteriormente Allattami al fine di raggiungere nuove TIN regionali. Servono però nuove donatrici".

"Grazie al latte umano donato – spiega Luigi Corvaglia, responsabile della Terapia Intensiva Neonatale del Policlinico Sant'Orsola – presso la TIN del S. Orsola, nei bambini con peso alla nascita inferiore a 1500 grammi, sono notevolmente diminuite alcune gravi patologie. In particolare, il tasso di Enterocolite necrotizzante è passato dal 14% del quinquennio 2008-2012 al 6% del quinquennio 2013-2017 con una riduzione particolarmente marcata negli ultimi 3 anni, quando è scesa al 2,6%. Anche il tasso di infezioni neonatali tardive, spesso associate alla necessità di utilizzare a lungo i cateteri venosi centrali, si è ridotto nello stesso periodo dal 9% al 6%, grazie a un'oculata strategia anti-infezione messa in atto dell'equipe della TIN, ma anche a una più precoce rimozione dei cateteri venosi centrali per la migliore tolleranza all'alimentazione e l'effetto positivo del latte umano sulle difese immunitarie del pretermine".


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