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Riforma Pa: sì al Polo unico della medicina fiscale. Fimmg: «La nostra proposta diventa legge»

di L.Va.

Tra le novità contenute nella legge di riforma della Pubblica amministrazione approvata ieri, il polo unico della medicina di controllo, ossia il totale passaggio di competenze all‘Inps della funzione del controllo sullo stato di salute dei lavorati in malattia. Per l’attuazione manca però un ultimo tassello, ossia il decreto attuativo che porterà concretezza al nuovo polo che unificherà e uniformerà gli accertamenti medico-legali sui dipendenti pubblici e privati assenti per malattia, trasferendo le competenze e le risorse economiche, attualmente impiegate nella Pubblica amministrazione, in via esclusiva all'Inps.

Plauso dai medici Fimmg, perché come spiega in una nota Alfredo Petrone, segretario nazionale del settore Inps della Federazione: «Diventa legge un'idea portata avanti con costanza per sette anni dalla Fimmg» e puntualizza «Finalmente si sono compresi gli indiscussi vantaggi che porterà tale innovazione, tra questi la certezza dell’esecuzione e un incremento della qualità dei controlli, una scelta appropriata delle visite mediche fiscali nel comparto pubblico, l'uniformità di giudizio per tutti i lavoratori, la razionalizzazione della spesa e la maggiore efficacia nella lotta agli abusi, all'assenteismo e alle truffe con rigore metodologico, con una regia univoca informaticamente supportata e con immediatezza di risposta e di output». E per questo la Fimmg chiede celerità nella stesura e l’approvazione del decreto legislativo attuativo che stabilizzi e disciplini il rapporto di lavoro tra i medici fiscali e l'Inps, con la messa a punto di una convenzione ad hoc. Per la Fimmg va stabilito un accordo dettagliato:«che contempli un rapporto di lavoro orario, con stabilità di incarico, tendente al tempo pieno, in grado di garantire il necessario numero di visite di controllo oltre che l'assolvimento, anche in ottica di risparmio, di ulteriori compiti istituzionali medico legali soddisfacendo alle attuali esigenze dell’ente».


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