Dal governo
Appalti e corruzione, monitoraggio Guardia di Finanza a partire dai cantieri del Sud
di Marco Mobili (da Il Sole-24Ore)
Arriva “MoCoP”. Il nuovo applicativo della Guardia di Finanza e del Nucleo speciale anticorruzione per il «Monitoraggio dei Contratti Pubblici». Sarà operativo in via sperimentale dal prossimo 1° marzo e sarà utilizzato, almeno in un primo periodo, dai reparti delle regioni Puglia, Campania, Calabria e Sicilia. Un'attenzione particolare al Sud Italia, dunque, anche perché - come spiega la circolare del Comando generale della Guardia di Finanza - il nuovo sistema è finanziato con risorse del programma operativo nazionale 2007-2013, «Sicurezza per lo sviluppo del Mezzogiorno».
Si tratta di una piattaforma informatica, accessibile soltanto ai militari delle Fiamme Gialle abilitati dal Nucleo speciale anticorruzione secondo un differente livello di “visibilità”. Si punta a rendere fruibili per la consultazione tutti i dati relativi agli appalti aggiudicati dalle differenti stazioni appaltanti. Non solo. Il sistema consentirà ai militari di sviluppare analisi di rischio e «di contesto» automatizzate con particolare evidenza delle caratteristiche degli appalti, le modalità di aggiudicazione e di esecuzione. L'analisi di rischio metterà nel mirino anche gli aspetti «soggettivi» degli appalti pubblici concentrandosi su stazioni appaltanti, aggiudicatario e sub-appaltatore.
Il nuovo applicativo pescherà da una serie importante di banche dati. Dalle procedure di aggiudicazione ed esecuzione degli appalti pubblici contenuti nella Banca dati nazionale dell'Anac. C'è poi la piattaforma informatica di monitoraggio degli appalti della società Terna. Sui database operativi le informazioni utilizzate con MoCoP arriveranno dall'anagrafe tributaria per i dati fiscali «sul conto dei soggetti interessati alle procedure», dalle informazioni di «Infocamere Telemaco» sulle posizioni societarie e camerali delle imprese e delle società, nonché dal nuovo applicativo in uso dal 1° gennaio 2017 di rendicontazione statistica.
Nessuna possibilità di avviare attività operative, spiega il Comando generale, esclusivamente sulla base delle indicazioni e dei dati elaborato dal nuovo sistema. I dati del sistema dovranno essere riscontrati con le investigazioni delle Fiamme Gialle con le informazioni recuperate attraverso attività di intelligence. L'analisi di rischio «generale» si muoverà su 5 filoni: «Precedenti Guardia di Finanza», con segnalazioni di frodi e irregolarità a danno della Ue o del bilancio nazionale o locale; «Rischio fiscale», che valuta le criticità sotto il profilo degli obblighi tributari; «Rischio appalto», fondato sulle caratteristiche della gara, a partire dalla numero dei partecipanti, il ribasso dell'offerta o le varianti; «Rischio societario», mette sotto la lente eventuali anomalie nell'assetto societario e la catena delle partecipazioni; «Rischio soggetti collegati», che dà conto della ricorrenza rispetto all'intestatario della posizione analizzata.C'è anche la possibilità di un'analisi «specifica» che evidenzia specifiche casistiche di rischio anche attraverso quozienti matematici per fare emergere fattori di anomalia.
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