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90 anni Iss/ Bellantone, puntare su ricerca pubblica e prevenzione. Schillaci: cruciale ruolo dell’Istituto per la One Health. Mattarella incontra i giovani ricercatori

di B. Gob.

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«Nella necessaria trasformazione che accompagnerà i prossimi anni della storia di questo Istituto cio’ che rimarra’ immutato sarà la sua vocazione alla ricerca pubblica». Così il presidente dell’Istituto superiore di sanità (Iss) Rocco Bellantone che a Roma alla presenza del Presidente della Repubblica Sergio Mattarella avvia i festeggiamenti per i 90 anni dalla fondazione il 21 aprile 1934. «Nel futuro - ha dichiarato Bellantone - penso a un Istituto che abbia come centro la ricerca, che punti a studiare le malattie rare insieme a quelle dei grandi numeri, che rafforzi il suo impegno sulle emergenze infettive ma che contemporaneamente punti sulla cultura della prevenzione per sostenere il sistema di cure. Perché la prevenzione si impara. Scuola e famiglia hanno insieme a noi questa missione educativa mirata a due cose fondamentali: diventare anziani in salute e liberare risorse per chi ha bisogno di più assistenza. Il futuro - ha aggiunto - passa inoltre attraverso cure sempre più personalizzate e perciò più costose che richiedono nuove politiche di welfare ma anche una nuova consapevolezza che fare prevenzione e custodire la salute significa contribuire a garantire le cure per tutti i cittadini. Questa strada non può che passare per la crescita del livello di alfabetizzazione scientifica che nel nostro Paese è ancora basso. L’Istituto anche in questa sfida si impegnerà a fare la sua parte perchè la crescita della conoscenza che fa di una popolazione consapevole è parte della democrazia». Tra le tante attività dell’Istituto il ministro della Salute Orazio Schillaci ha voluto sottolineare, oltre all’impegno con finanziamenti ad hoc su progetti specifici come quello per l’autismo, il ruolo di promozione della One Health. «L’attività dell’Istituto superiore di sanità è cruciale per supportarci nelle grandi sfide che abbiamo davanti - ha detto -. E lo è tanto più in un’ottica One Health che deve essere alla base delle politiche sanitarie, affinché si tenga conto della correlazione stringente tra la salute umana, animale e l’ambiente. C’è un progetto che offre una fotografia chiarissima di questo legame sostanziale: è il progetto ’Sea Care’ concepito per indagare sulla salute dei mari di tutto il mondo con l’utilizzo, per la prima volta, di un metodo standardizzato. A bordo di queste navi - ha proseguito Schillaci - ci sono giovani ricercatori che lavorano con la prua davvero rivolta verso il futuro, perché per custodirlo sarà fondamentale l’equilibrio dell’ecosistema». Inoltre, in un contesto di progressivo invecchiamento della popolazione, per la sostenibilità del sistema sanitario «occorre puntare con sempre maggior forza sulla prevenzione, un terreno su cui il contributo dell’Iss è fondamentale, a cominciare dalle sue numerose sorveglianze che oggi misurano anche gli stili di vita», ha detto Schillaci.
Prima della cerimonia il Capo dello Stato ha incontrato due ricercatrici e un ricercatore dell’Istituto: Chiara Acchioni, 37 anni, vincitrice di due bandi di ricerca per under 40 con i suoi studi sul virus Hiv; Matteo Mancini, 35 anni, rientrato in Italia nel 2022 dopo diversi anni all’estero, vincitore del primo bando Iss Starting Grant per i suoi studi sui biomarcatori non invasivi per la malattia di Alzheimer; Benedetta Armocida, 35 anni, coordinatrice del progetto europeo Jacardi, la principale iniziativa scientifica continentale nel campo delle malattie cardiovascolari. Un saluto al Presidente è arrivato anche dall’Oceano Pacifico, in collegamento con due giovani ricercatrici in formazione dell’Iss, Giorgia Mattei e Lorenza Notargiacomo, che sono a bordo della nave Amerigo Vespucci nell’ambito del progetto ’Sea Care’, che raccoglie campioni lungo le rotte sia della Vespucci che di altre unità navali della Marina Militare per ottenere dati sullo stato di salute degli oceani.



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