In parlamento

Opg, De Biasi: un emendamento per non tornare indietro. No a nuovi manicomi per i “rei folli”

«Ci siamo, finalmente si chiude la vicenda degli Opg. La fine dell'ergastolo bianco, delle storture a anche delle atrocità che si sono verificate in quel triste periodo con un nuovo inizio: l'apertura delle Rems come strutture temporanee di residenza volte alla riabilitazione della persona». Lo ha dichiarato Emilia Grazia De Biasi, aprendo i lavori del convegno su “Dopo il superamento degli Opg. Quali criticità e quali prospettive” di ieri al Senato. Per la Senatrice ora si potrebbe iniziare la «fase due mettendo in atto gli obiettivi stabiliti dalla legge», non nascondendosi però le criticità che è necessario ancora superare.

Infatti, sottolinea, «una nuova ombra si proietta a sul nostro lavoro: nel dibattito sulla Riforma del Processo penale è emersa una posizione che non abbiamo potuto condividere e abbiamo presentato un emendamento a mia prima firma. Perché si sostiene che qualunque persona che abbia un problema psichiatrico riscontrato durante la permanenza in carcere, prima ancora della sentenza vada mandato in una Rems. No, non ci siamo , non si può risolvere il problema della salute mentale ricostituendo di fatto i manicomi giudiziari».

Infine, secondo De Biasi, bisogna affrontare un altro elemento importante: «procedere con un investimento vero sui servizi territoriali perché, essendo la presenza nelle Rems temporanea come è giusto che sia, c'è il problema del “dopo” e noi non possiamo non porlo perché se queste persone escono e si trovano nella totale solitudine, abbandonate a se stesse e senza punti di riferimento compiamo un lavoro solo a metà».


© RIPRODUZIONE RISERVATA