Lavoro e professione

Anelli (Fnomceo): "Violenza contro gli operatori sanitari sia priorità del Governo e di ordine pubblico"

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“Oggi è il giorno del silenzio, del cordoglio, delle lacrime. È il giorno della vicinanza alla famiglia, agli amici di Barbara Capovani, ai colleghi che con lei hanno lavorato e che la hanno assistita sino agli ultimi momenti, all’Ordine dei Medici di Pisa. Siamo qui per stringerci a loro, così come simbolicamente faranno migliaia di medici e cittadini che parteciperanno alle manifestazioni indette per stasera alle 20 da tanti Ordini lungo tutta l’Italia”.
Così il Presidente della Fnomceo, la Federazione nazionale degli Ordini dei Medici Chirurghi e degli Odontoiatri, Filippo Anelli, arrivando, insieme al Vicepresidente Giovanni Leoni e al Segretario, Roberto Monaco, a Pisa, dove questa sera si svolgerà una fiaccolata silenziosa in ricordo di Barbara Capovani, la psichiatra uccisa all’uscita dal suo reparto. A precedere la manifestazione, un Consiglio Direttivo straordinario, convocato dal presidente dell’Ordine Giuseppe Figlini e aperto a tutti i medici e gli Odontoiatri che vorranno partecipare. In quell’occasione sarà ufficialmente annunciata l’istituzione di una Borsa di Studio in memoria di Barbara Capovani.
Molte, in tutta Italia, le manifestazioni concomitanti: fiaccolate, sit in, momenti di silenzio, apposizione di striscioni e manifesti.
“Verrà il tempo – continua Anelli - delle parole: parole che non bastano più ad esprimere la nostra rabbia, il nostro dolore, il nostro sconforto per queste morti assurde. Non si può morire di lavoro, non si può perdere la vita per salvare quella degli altri”.
“Verrà infine – prosegue – e finalmente il tempo dell’azione. Lo chiediamo con forza alla Politica: applichiamo, nella sua interezza, la Legge 113, che è stata approvata nel 2020, è stata migliorata recentemente dal Ministro Schillaci, ma resta in larga parte inattuata. La norma prevede infatti l’elaborazione di piani di sicurezza da parte delle aziende sanitarie. Eppure, a distanza di anni poche sono le strutture che hanno ottemperato”.
“Dal Governo attuale, che ha dimostrato sensibilità e prontezza di azione, ci aspettiamo una risposta – conclude – che inserisca la sicurezza delle strutture e degli operatori sanitari come una priorità di azione dell’Esecutivo e, di conseguenza, una priorità di ordine pubblico. La violenza contro i professionisti della salute è una vera emergenza nazionale, non solo di sanità pubblica: occorre una risposta corale, sinergica e coordinata da parte dell’intero Governo”.


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