Lavoro e professione

Fimmg: lo scudo penale per i medici è un’ottima notizia, ora avanti con l’Acn 2022-24

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“Il via libera del governo allo scudo penale per i medici è un’ottima notizia, non solo per la categoria che in questi anni è letteralmente finita sotto attacco, ma anche per i pazienti con i quali nel tempo si è perso il valore del rapporto medico-paziente”. Lo dice il segretario generale Fimmg, Silvestro Scotti, in merito all’intesa raggiunta nel corso dalla riunione di maggioranza con il Governo sugli emendamenti al decreto milleproroghe. “Questo nuovo decisivo step - ricorda il sindacato dei medici di famiglia - segue il lavoro svolto nei mesi e nelle scorse settimane, che ha già visto il Governo impegnarsi a modificare il Codice penale in materia di responsabilità medica, e che porterà ad una riforma più ampia attesa da anni dai professionisti. Un lavoro intenso che ha portato a centrare un primo obiettivo importante, sul quale è stato determinante l’impegno del ministro Orazio Schillaci, che ancora una volta ha dimostrato grande sensibilità politica e capacità di sintesi”.

Se è vero che la medicina generale è “per sua natura una branca meno soggetta alla conflittualità medico-paziente , comunque lo scudo penale si configura come essenziale anche per il lavoro dei medici di medicina generale”, precisa la Fimmg. “Negli anni il numero dei medici di medicina generale è drammaticamente calato - osserva Scotti - costringendo i medici negli studi ad un lavoro spesso estenuante, alle prese con un insostenibile aumento del numero di pazienti e con il progressivo invecchiamento della popolazione. Questa carenza ha inasprito, e in molti casi rischia di minare, il rapporto fiduciario sul quale si basa la medicina generale e che rappresenta uno scudo alla conflittualità medico-paziente. Ma che negli ultimi periodi, proprio per la difficoltà di esercitare una vera libera scelta del proprio medico, abbiamo visto sempre più in aumento. Ragione per la quale - conclude il leader Fimmg - auspichiamo che questo sia solo un primo passo e che si punti con decisione sempre maggiore ad investire sulle cure di prossimità, a trovare soluzioni per arginare la carenza ed investire sulla attrattività della medicina generale, partendo dalla rapida approvazione da parte dei ministeri della Salute e dell’Economia e Finanze e della Conferenza Stato-Regioni della preintesa dell’Acn firmata e dell’approvazione dell’Atto di indirizzo per l’Acn 2022-24”.


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