Medicina e ricerca

Malattia di Pompe, un algoritmo fa la diagnosi

Il 15 aprile scorso in tutto il mondo si è celebrata la seconda Giornata internazionale per la Malattia di Pompe (o Glicogenosi tipo II) con l'obiettivo di richiamare l'attenzione verso una patologia neuromuscolare rara, cronica e disabilitante, talora fatale che appartiene alla più ampia famiglia delle malattie metaboliche da accumulo lisosomiale.
Per questa malattia, proprio nelle settimane scorse, sono arrivate interessanti novità dallo studio scientifico Loped promosso dall'Associazione italiana Miologia, con il contributo non condizionato di Genzyme, società del Gruppo Sanofi. Pubblicato sulla prestigiosa rivista internazionale ad alto impatto scientifico “Journal of Neurology, Neurosurgery and Psychiatry” (Jnnp), Loped identifica un percorso rapido ed efficace per evitare ritardi nella diagnosi della rara malattia.
Un risultato di grande interesse in considerazione, in particolare, di due aspetti. Il primo è la disponibilità dal 2006 della Terapia enzimatica sostitutiva (Ert) che si è dimostrata capace di prolungare in modo significativo la sopravvivenza e di ridurre i disturbi cardiaci e respiratori tipici della forma infantile nonché di rallentare la progressione della patologia motoria e polmonare nelle forme a esordio tardivo. Il secondo aspetto riguarda un fatto ormai dimostrato, ossia che quanto più tempestivamente si interviene da un punto di vista terapeutico, tanto più si evita l'insorgere di danni non più recuperabili con un trattamento tardivo del paziente.
Lo studio italiano è stato realizzato con l'obiettivo di valutare - in una popolazione ad alto rischio per possibile malattia di Pompe - la diffusione della patologia nella sua forma a esordio tardivo (Late-Onset Pompe Disease) utilizzando, quale principale strumento di screening, la metodica del Dried Blood Spot (Dbs): un test che prevede il prelievo e l'analisi di una goccia di sangue essiccata su filtri di carta bibula.
Nell'indagine multicentrica sono stati coinvolti 17 centri nazionali per la cura delle malattie neuromuscolari e oltre mille soggetti di età superiore ai 5 anni, che presentavano un persistente innalzamento della Ck (creatinchinasi) e/o una debolezza dei muscoli dei cingoli scapolari e/o pelvici. Sottoposti a screening attraverso la metodica del Dbs test, su 1.051 soggetti valutati, 21 hanno mostrato una ridotta attività della Gaa (enzima alfa glicosidasi sierica). Le successive indagini biochimiche e genetiche hanno confermato la presenza della malattia in 17 dei 21 soggetti risultati positivi al test ematico (1,6 % della popolazione studiata).
Questi risultati hanno permesso di intervenire precocemente sul trattamento della malattia nel tentativo di evitare che insorgessero, in questi malati, danni non più recuperabili. La malattia, che colpisce circa 10.000 individui - tra neonati, bambini e adulti - nel mondo e circa 400 persone stimate in Italia, è infatti caratterizzata dal mancato smaltimento del glicogeno, la riserva energetica dei muscoli. In questi pazienti, a causa del difetto di un enzima, l'alfa-glucosidasi, il glicogeno si accumula danneggiando soprattutto il cuore, i muscoli respiratori, assiali e dei 4 arti.
I bambini colpiti dalla malattia presentano principalmente ipotonia muscolare e ipertrofia del cuore e, se non si interviene, la morte in genere interviene entro il primo/secondo anno di vita per insufficienza cardiaca e/o respiratoria. I malati che superano i due anni sono invece costretti, negli stadi più avanzati, a stare a letto o in carrozzina e, nei casi più gravi, devono usare un supporto meccanico per respirare.
Lo studio Loped ha permesso di confermare il Dbs test quale metodica di screening notevolmente affidabile, veloce e poco costosa, particolarmente adeguata ad aprire la strada agli studi di conferma biochimica e molecolare per i pazienti a rischio di malattia di Pompe e ha, inoltre, consegnato alla comunità scientifica internazionale, un efficace algoritmo diagnostico per consentire un tempestivo trattamento di questa grave patologia.


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