Lavoro e professione

Specializzazioni, Cimo scrive a Lorenzin e Fedeli: «Insufficienti i posti per l’emergenza-urgenza»

Cimo chiede alle ministre della Salute e dell’Istruzione, Beatrice Lorenzin e Valeria Fedeli, che il numero di contratti di specialità, sia aumentato almeno secondo quanto definito in sede di Conferenza Stato-Regioni. In attesa del nuovo decreto che definirà la disponibilità totale di fondi ministeriali e il numero di posti per ciascuna specialità medica, Cimo condivide con il mondo dell'emergenza-urgenza le preoccupazioni del settore. «È necessario che Lorenzin e Fedeli comprendano che il cittadino si rivolge sempre di più al Pronto Soccorso per ottenere una risposta concreta ed immediata ai propri bisogni di salute. E i numeri parlano chiaro: quasi 24 milioni di cittadini all'anno si rivolgono alle 299 strutture di Pronto soccorso», spiega Riccardo Cassi, presidente Cimo.

«Eppure rispetto alle reali ed emergenti necessità, il numero dei posti di specializzazione previsti nella disciplina è assolutamente insufficiente – continua Cassi – nel 2014 si sono diplomati solo 82 medici specialisti. La Conferenza Stato-Regioni ha stimato un fabbisogno di circa 300 nuovi contratti di specialità all'anno per l'emergenza sanitaria e invece i contratti di formazione per la specializzazione in Medicina d'urgenza finanziati dal Governo, a partire dall'anno 2013/2014, sono solo 50».

«È essenziale che la formazione specialistica del medico di emergenza-urgenza diventi parte integrante del sistema sanitario. La progressiva riduzione delle risorse e la cronica carenza di posti letto hanno reso il ruolo del sistema dell'emergenza urgenza ancora più cruciale nella presa in carico delle persone. Ancora oggi in Italia manca una rete unica per l'emergenza-urgenza e la figura di un medico inquadrato in un ruolo unico e dedicato, a tempo pieno, in tutto il processo clinico-assistenziale che inizia proprio dalla presa in carico del paziente, alla sua gestione, fino al trattamento delle patologie e dei traumi tempo-dipendenti.

È per questo motivo che la Scuola di Specializzazione in Medicina di Emergenza-Urgenza assume un ruolo fondamentale per costituire un gruppo di professionisti capaci di gestire situazioni complesse in tempi brevi, con elevata competenza professionale.


© RIPRODUZIONE RISERVATA