Lavoro e professione

Omceo di Milano scrive a Lorenzin: «Il dry needling non spetta al fisioterapista»

di Omceo Milano

Il Presidente dell’Ordine dei Medici Chirurghi e Odontoiatri, Roberto Carlo Rossi, ha inviato una lettera al ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, esprimendo, a nome del Consiglio direttivo e degli iscritti, la preoccupazione per un punto contenuto nel disegno di legge n.1461 , in discussione al Senato, che attribuisce ai fisioterapisti la competenza del dry needling, una particolare tecnica di agopuntura e manipolazione impiegata nei punti sede di dolore.
Sottolineando la preoccupazione che «tale fatto possa rappresentare un potenziale vulnus alla salute pubblica», il Presidente di Omceo Milano, porta a sostegno delle proprie ragioni il parere dell’Istituto superiore di Sanità e anche una recente sentenza del Consiglio di Stato, secondo cui il dry needling va praticato solo su indicazione medica e non autonomamente dal fisioterapista. «È superfluo – scrive Roberto Carlo Rossi - quindi ricordare che ogni atto terapeutico, tanto più se invasivo e potenzialmente foriero di effetti collaterali anche gravi quale è l’infissione profonda di aghi nel corpo umano (tipica, appunto, del dry needling), deve sempre seguire a una diagnosi clinica che è e resta atto specifico della professione medica. È altrettanto superfluo ricordare che le competenze necessarie per prevenire e, nel caso, affrontare le possibili complicanze implicite nella procedura sono di esclusiva pertinenza medica».


© RIPRODUZIONE RISERVATA